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    • Retegui verso Inzaghi, Lookman rinato e la primavera di Gasperini: perché l'Atalanta può sognare lo Scudetto

    Retegui verso Inzaghi, Lookman rinato e la primavera di Gasperini: perché l'Atalanta può sognare lo Scudetto

    • Gabriele Stragapede
    C’è chi, tra i tifosi dell’Atalanta, ha proposto di realizzare una statua per Gian Piero Gasperini. Non a caso, bisognerebbe sottolineare. Quanto sta accadendo a Bergamo sotto la guida del Gasp – così affettuosamente soprannominato dai suoi sostenitori – effettivamente ha dell’incredibile. Il glorioso successo di ieri sera all’Allianz Stadium (gli orobici hanno letteralmente dominato la Juventus di Thiago Motta, sconfiggendoli con un secco 4-0, grazie alle firme di Retegui su rigore, De Roon, Zappacosta e Lookman) ha rialimentato e riacceso i sogni della squadra bergamasca che dopo la trionfale stagione scorsa – che si è conclusa con la vittoria dell’Europa League – ora punta ad alzare ancor più l’asticella, provando a esaudire, a realizzare quel pensiero stupendo chiamato Scudetto. Ed è qui il quesito che si pone su basi solide: può davvero l’Atalanta credere in questo traguardo?

    L’ARMATA OFFENSIVA DI GASPERINI – Il lavoro di Gasperini, negli anni futuri, andrà sicuramente studiato e analizzato in profondità. Se l’Atalanta sta toccando i picchi più alti della sua intera storia calcistica, lo si deve anche alla grande conoscenza di questo sport del suo attuale tecnico. Un mix tra giovani talenti, giocatori di assoluta affidabilità ed esperienza e scommesse vincenti, Gasperini è riuscito a creare un organico solido, offensivo e, soprattutto, vincente. E a proposito di fase offensiva, ci sono alcuni dati (riportati da Sofascore) che ci possono aiutare a far capire quanto l’Atalanta sia ormai l’espressione massima del nostro calcio. I bergamaschi, infatti, fra le tre candidate allo Scudetto, sono la formazione che ha segnato più reti a partita (2.3 come l’Inter), che ha creato il maggior numero di grandi occasioni a match (3.5, in confronto ai 3.4 nerazzurri e ai 2.2 partenopei), che ha tirato il maggior numero di conclusioni centrando la porta avversaria (5.7, 5.5 l’Inter e 4 il Napoli) e che ha effettuato il più alto quantitativo di dribbling portati a termine con 6.8 (a differenza dei 6.6 della squadra di Conte e dei 3.9 degli uomini di Inzaghi).

    DUE UOMINI SIMBOLO – Chiaro che buona parte di questa pericolosità offensiva lo si deve proprio a due giocatori letteralmente sbocciati sotto le mani da demiurgo del Gasp, ovvero Mateo Retegui e Ademola Lookman. L’italo-argentino ex Genoa è arrivato a quota 22 centri in Serie A, proiettandosi al secondo posto della classifica per la Scarpa d’Oro (con 44 punti) dietro al quasi inarrivabile Mohamed Salah e soprattutto a un passo dal scrivere una pagina di storia indelebile nel calcio atalantino: Retegui, infatti, punta le 24 reti della stagione ‘96/’97 di Filippo Inzaghi, miglior marcatore di sempre in una singola annata con la maglia dell’Atalanta. Un traguardo che lo proietterebbe nell’Olimpo dei bomber alla sua prima stagione qui a Bergamo. E Lookman? L’abbraccio di ieri sembra aver fatto rientrare la crisi vissuta con Gasperini, dopo le pubbliche critiche post eliminazione Champions con il Bruges. Una ripartenza importante, probabilmente definitiva tra i due che sancisce il ritorno di un binomio d’amore che può lanciare l’Atalanta in alto. E un Lookman così non si è praticamente mai visto: i goal dell’esterno nigeriano adesso sono diventati 13 in campionato, tanti quelli della stagione 2022-23, ovvero il suo primato in una singola annata nei cinque principali campionati europei. Ora Lookman ha dieci partite per migliorarsi, dieci gare per far continuare a sognare la sua Atalanta.

    TRA CALENDARIO E UNA RINASCITA PRIMAVERILE – E a proposito di queste dieci sfide, com’è il calendario degli uomini di Gasperini? Scontri alla mano, l’Atalanta ha una prima parte davvero complessa da affrontare: Inter, Fiorentina, Lazio, Bologna e Milan nelle prossime cinque giornate. Certo che i nerazzurri sono impegnati su altri due fronti, i viola hanno la Conference, i biancocelesti l’Europa League e il Milan la Coppa Italia, ma rimane un calendario difficile con il quale avere a che fare. Ma bisogna tenere in considerazione due fattori: in primis, l’Atalanta poi avrà solamente la Roma come possibile big match, andando a scontrarsi con Lecce, Monza, Genoa e Parma negli ultimi cinque turni. In secundis, sta arrivando la primavera, la stagione dove i bergamaschi fioriscono più che mai. Basti guardare lo scorso anno, dove la Dea ha cambiato letteralmente marcia: dal 30 marzo in poi, senza contare il recupero contro la Fiorentina (disputato alla fine del campionato), l'Atalanta ha messo insieme 7 vittorie, un pareggio e una sola sconfitta in 9 partite. Ripetere uno score simile, vorrebbe dire mettere davvero nel mirino lo Scudetto. D’altronde, l’ha detto anche Gasperini: ”La gente deve sognare, non bisogna mai togliere i sogni ai tifosi. Noi abbiamo detto che è sempre una cosa impossibile: se però ci credi fortemente, le cose possono diventare anche possibili”. E allora è inutile nascondersi: l’Atalanta è una seria candidata allo Scudetto.

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    Pincopallino
    Pincopallino

    Se è lo stesso che ha scritto l'articolo sulla juve che era in lotta per lo scudetto farei gli sc...

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