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    Respinto il ricorso del Lille, deve partecipare alla multa di Leao. Il ruolo del Milan e le conseguenze sul rinnovo

    Respinto il ricorso del Lille, deve partecipare alla multa di Leao. Il ruolo del Milan e le conseguenze sul rinnovo

    • Andrea Distaso
    Paolo Maldini lo ha ribadito una volta di più, laddove il concetto non fosse sufficientemente chiaro: dipendesse dal Milan, il rinnovo di contratto di Rafael Leao arriverebbe da un momento all'altro, anche prima della scadenza temporale di metà novembre che il responsabile dell'area tecnica rossonera si è dato per provare a chiudere la pratica. Dal club campione d'Italia ci hanno sempre raccontato che anche la volontà del ragazzo andrebbe nella direzione di proseguire il suo cammino di crescita in Italia, ma la presenza sullo sfondo di un procuratore del calibro di Jorge Mendes e il suo comprensibile desiderio di fare i migliori interessi (economici e sportivi) suoi e del proprio assistito non è detto che collimino con tutto ciò. Senza contare che se club del calibro di Chelsea, Manchester City e Paris Saint-Germain iniziano ad essere una presenza sempre più minacciosa dall'altro del loro strapotere finanziario, opporre una ferrea resistenza risulta missione ardua.

    LA MULTA DELLA DISCORDIA - In un contesto così incerto, si inseriscono poi altre due circostanze che non contribuiscono a dipanare la matassa: la decisione di qualche mese fa del padre di Leao di affiancare al ragazzo un avvocato di fiducia i cui interessi rischiano di entrare in conflitto con quelli dello storico agente Mendes e la vicenda relativa alla famigerata multa da oltre 20 milioni di euro (con gli interessi già maturati) a cui il ragazzo è stato condannato per il suo contenzioso in essere con lo Sporting Lisbona. A tal proposito, secondo quanto riferito nella giornata di ieri dal quotidiano portoghese Record, il Lille - club che beneficiò dello svincolo di Leao dallo Sporting nell'estate 2018 e che un anno dopo lo cedette al Milan - si è visto respingere dalla corte federale svizzera il ricorso contro la decisione del TAS di Losanna che nel febbraio scorso aveva riconosciuto la corresponsabilità della società francese nel pagamento dell'indennizzo da riconoscere allo Sporting.

    IL RUOLO DEL MILAN - Nel maggio scorso fu rigettato pure il ricorso dei legali di Leao, per il quale il Tribunale di Milano ha imposto il pignoramento del 20% del suo stipendio, ma la storia è ancora lontana dal definirsi conclusa, visto che tutte le parti in causa restano in attesa della decisione definitiva della Camera di Risoluzione delle dispute della FIFA, che dovrà determinare nei prossimi mesi l'importo definitivo che spetta allo Sporting. Come raccontato da Maldini nelle scorse settimane, il Milan si considera assolutamente estraneo alla vicenda e non giungono conferme circa il presunto incontro con la dirigenza della società portoghese (raccontato da O Jogo) per provare a raggiungere un compromesso, ma è indubbio che nella delicata partita per il rinnovo di Leao anche questa storia rischia di essere tutt'altro che un dettaglio.

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