Se l'acquisto choc di Neymar da parte del Paris Saint Germain sta per scatenare un effetto domino per gli attaccanti che coinvolgerà i principali club europei, da Coutinho a Dembelé, passando per Mbappé, Bale e Aubameyang, anche il "sottovalutato" colpo Benassi per la Fiorentina potrebbe produrre a breve le sue conseguenze nel contesto del campionato italiano nel mercato dei centrocampisti, in particolare in casa Milan. Oltre a un grande attaccante da affiancare ad André Silva, Fassone e Mirabelli confidano di consegnare a Montella un ulteriore centrocampista prima della fine del mercato.
RENATO SANCHES NON CONVIENE - La preferenza del tecnico va per una mezzala che rappresenti un'alternativa ai vari Kessie, Bonaventura e Calhanoglu e che idealmente rimpiazzi numericamente Pasalic, Kucka, Mati Fernandez, Poli, Bertolacci e il possibile partente Sosa. Proseguono, sottotraccia, i contatti col Bayern Monaco per Renato Sanches, un'operazione molto onerosa tra prestito e riscatto (superiore ai 40 milioni di euro) e che potrebbe andare a toccare i precari equilibri tattici costruiti sino ad oggi. Avrebbe senso puntare su un calciatore in cerca di rilancio dopo gli stenti bavaresi e bisognoso di giocare per non perdere il posto nella nazionale portoghese, a scapito di chi al momento occupa una casella da titolare nel ruolo di interno di centrocampo?
SI RIAPRE BADELJ? - Il passaggio di Benassi dal Torino alla Fiorentina fa venire meno una possibile idea low cost e "politicamente" meno scomodo, ma non esaurisce il parco delle alternative. Come il capitano dell'ultima Under 21, sempre nell'Inter ha mosso i primi passi il centrocampista classe '94 del Sassuolo Alfred Duncan, giocatore ben noto all'attuale ds Mirabelli. Ma l'arrivo in viola di Benassi, dopo quello del francese Veretout, potrebbe rappresentare un indizio sulla situazione di Milan Badelj, sempre in scadenza di contratto nel 2018 e recentemente passato sotto la procura di Alessandro Lucci, agente protagonista di diverse operazioni di mercato col club rossonero. Più regista di scorta che mezzala, il croato è un giocatore da tempo nell'orbita del Milan e molto gradito a Montella, non convinto al 100% di Montolivo e Locatelli come vice-Biglia. La duttilità tattica dell'ex Amburgo, unita alle relazioni molto intense di queste settimane tra Milan e Fiorentina (Kalinic nome caldo per l'attacco rossonero, Paletta e Niang graditi a Pioli) e alla possibilità di investire la gran parte del budget restante per un centravanti di caratura internazionale, sono tutti fattori che giocano a favore di una riapertura del fronte Badelj. Il domino dei centrocampisti è pronto a partire e il Milan studia il piano B rispetto alla suggestione Renato Sanches.