Reggiana-Viareggio:| Le voci dallo spogliatoio
Umori e motivazioni differenti fra Reggiana e Viareggio alla vigilia di questa 15° giornata di ritorno. I padroni di casa reduci da tre vittorie consecutive, rispetto a un mese fa, navigano in una più tranquilla posizione di classifica e si ritrovano a soli tre punti dalla matematica salvezza. I toscani in piena zona playout sono alla disperata ricerca di una vittoria che consentirebbe loro di affrontare un finale di stagione con maggiore entusiasmo. Lamberto Zauli, che deve fare a meno di tre titolari (Viapiana, Calzi e Paolo Rossi), fa esordire sulla fascia destra dal primo minuto il giovane classe '90 Cavalieri con Gurma unica punta; Cuoghi davanti a una robusta difesa a tre affida la regia al giovane talento scuola Palermo Dario Maltese (classe '92), sperando nella qualità in attacco di Zaza (classe '91) e Cesarini. In avvio i bianconeri partono bene imponendo il proprio gioco e per almeno un quarto d'ora mettono in difficoltà i granata con veloci scambi palla a terra per vie centrali. Ma è la Reggiana al 20' con Alessi a creare la prima palla gol: sponda di Gurma al limite dell'area che libera il numero 10 granata, il quale con un bel sinistro colpisce il palo. Un minuto più tardi Gurma ha tra i piedi l'occasione del vantaggio ma spreca clamorosamente colpendo male e calciando il pallone fuori dallo specchio della porta. Il primo tempo si chiude con un tiro dell'ispirato Cesarini che viene salvato in extremis da Cabeccia. L'inizio del secondo tempo è tutto di marca versiliana: all'8' Zaza approfitta di una disattenzione difensiva granata e in area, con un bel movimento di corpo che disorienta gli avversari, calcia a botta sicura di destro non lasciando scampo all'incolpevole Silvestri. Sesto gol stagionale per lui. La mezz'ora successiva, nonostante l'ingresso in campo di un altro attaccante (Fedi), la Reggiana non riesce a pungere, e al 39' sono ancora i viareggini a farsi pericolosi in area con D'Onofrio, il quale, ostacolato da Zini al limite del regolamento, cade a terra chiedendo invano il calcio di rigore. Penalty che invece viene fischiato dall'arbitro donna Spinelli alla Reggiana un minuto più tardi nel corso della stessa azione, a causa di un fallo di mani di Carnesalini: ovvie proteste bianconere. Alessi si incarica di batterlo e con sicurezza spiazza Gazzoli ristabilendo il pareggio. Gli ultimi minuti, compresi i tre di recupero, non permettono agli uomini di Cuoghi di reagire. Risultato finale di 1-1.
REGGIANA
L'allenatore della Reggiana, Lamberto Zauli: 'Sapevo che sarebbe stata una partita difficile perché dopo tre vittorie consecutive il rischio di sentirsi appagati c'era. E infatti nel complesso abbiamo giocato una brutta partita, lenta e macchinosa. Nel primo tempo abbiamo avuto le occasioni per andare in vantaggio ma non siamo stati freddi a concretizzarle, nel secondo abbiamo subito il gioco del Viareggio. Non abbiamo mai reagito, non sono contento di questo atteggiamento. Di positivo c'è solo il risultato: un punto raccolto con questa prestazione contro un Viareggio di grande qualità, specie in attacco, è un punto guadagnato. Per il futuro sono convinto che ci salveremo'.
VIAREGGIO
L'allenatore del Viareggio, Stefano Cuoghi: 'Sono molto rammaricato perché l'arbitro ci ha negato di un rigore sacrosanto. Oltretutto il rigore per la Reggiana è arrivato in seguito alla stessa azione. Sappiamo che non siamo importanti come il Real Madrid, però voglio che ci sia equità. Perché questa squadra ha qualità e si merita di restare in questa categoria. Inoltre non è giusto che la Spal che non è in regola con il pagamento dei calciatori sia sopra di noi. Venendo alla partita, credo che nonostante l'errore arbitrale avremmo meritato di vincerla. In difesa non abbiamo sbagliato quasi niente. Siamo riusciti anche a far vedere un buon calcio. Peccato davvero per non aver vinto, sarebbe stato un passo importante per uscire dalla zona playout. Zaza nonostante la giovane è un giocatore fortissimo. Deve solo impegnarsi di più negli allenamenti e avrà un bel futuro davanti a sé'.