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    Razzismo contro Maignan in Udinese-Milan: individuati altri 4 tifosi, fra loro c'è anche una persona di colore

    Razzismo contro Maignan in Udinese-Milan: individuati altri 4 tifosi, fra loro c'è anche una persona di colore

    • Redazione CM
    Dopo il primo tifoso individuato e sanzionato già nella giornata di lunedì, a poco più di 48 ore di distanza dai fatti di Udinese-Milan, in cui dalla curva friulana si sono levati insulti razzisti contro il portiere rossonero Mike Maignan, il club della famiglia Pozzo ha individuato, punito e segnalato alle autorità altri quattro responsabili che subiranno (salvo sorprese) un provvedimento di Daspo (e quindi di impossibilità di accedere agli impianti di qualunque manifestazione sportiva) per i prossimi 5 anni.

    UN UOMO DI COLORE E UNA DONNA - Decisive, come spesso, accade sono state sia le telecamere di sicurezza a circuito chiuso presenti nell'impianto di proprietà del BlueEnergy Stadium, sia i video social postati dai tifosi. Il retroscena più curioso svelato dal Corriere della Sera, tuttavia, è che fra questi 4 "tifosi", c'è sia una donna, ma anche un ragazzo di colore.

    TUTTI MAGGIORENNI - Tre sono della provincia di Udine, uno proveniente dalla città. Fra i vari insulti sentiti e segnalati c'è quello delle urla "scimmia" nei confronti di Maignan. Tutti e 5 (anche il primo individuato nella giornata di lunedì) hanno un’età compresa fra i 32 e i 46 anni e quindi sono tutti nel pieno delle proprio facoltà e di conseguenza si assumeranno tutti in pieno le proprie responsabilità per questa vicenda.

    MANO PESANTE DELL'UDINESE - E se il questore di Udine D'Agostino, anche per questi 4 tifosi confermerà la sanzione già comminata al primo individuato, ovvero un daspo di 5 anni, l'Udinese ha già fatto sapere che utilizzerà la mano pesante e aumenterà internamente la propria sanzione. Questi 5 "tifosi" o pseudo-tali saranno banditi a vita dallo stadio. 

    INDAGINI VERSO LA CONCLUSIONE - Il club friulano nel frattempo sta anche continuando il proprio lavoro al fianco della Questura per individuare tutti i colpevoli e, come scritto nel comunicato ufficiale per salvaguardare la propria immagine e reputazione. Le indagini stanno proseguendo, ma gli investigatori sono convinti di aver individuato quasi tutti gli autori delle offese razziste.

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