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Rateizzazione tasse in Serie A: solo due club non l'hanno sfruttata, ecco quali
LOTITO - Claudio Lotito, senatore di Forza Italia e presidente della Lazio, promotore della soluzione, ha commentato: "Nella manovra di bilancio è stata inserita anche la normativa che da molti viene denominata impropriamente 'salva-calcio'. Non riguarda infatti come viene detto strumentalmente da alcuni leader dell’opposizione solo la Serie A del calcio, ma tutte le società sportive, professionistiche e dilettantistiche di qualsiasi disciplina sportiva. Sento molti gridare allo scandalo, ma non si tratta di una norma che 'regala', tutti pagano quello che devono pagare come ha affermato lo stesso premier Meloni e anzi, si sostiene tutto il mondo sportivo che, a causa del Covid prima e del caro energia ora, sta facendo uno sforzo enorme per tenere aperti gli impianti".
18 SU 20 - Non tutte le società di Serie A come detto in precedenza hanno però aderito alla rateizzazione: lo hanno fatto in 18 su 20, quali sono le due escluse? A svelarle Calcioefinanza.it, si tratta di Cremonese e Fiorentina: la prima non era contraria alla norma ma, non avendo debiti, non ha dovuto ricorrere allo strumento; la Viola, invece, era contraria e per coerenza ha deciso di versare subito quanto dovuto, quindi il 15% del debito totale mentre la parte restante è stata rateizzata. Hanno dunque aderito invece le altre 18 società tra cui le sei big che avevano debiti: l'Inter (50 milioni), Lazio (40), Roma (38), Juventus (30), Napoli (25) e Milan (10).