Getty Images
Raspadori: 'Grato al Sassuolo, non mi aspettavo di giocare così tanto. Mi ispiravo a Eto'o, ora studio Aguero'
TANTI MINUTI - "Essere a questo livello e a quest'età in una squadra a un livello così alto ti spinge ogni giorno a fare qualcosa in più. Devo questi risultati e al mister e alla società che hanno dimostrato di avere grande fiducia in me come persona e come giocatore e non mi sarei aspettato nemmeno io di fare così tanti minuti e partite. L'anno scorso ho avuto tante occasioni per mettermi in mostra e sono contento".
SEMPRE SASSUOLO - "Sono cresciuto insieme alla società perché quando sono arrivato eravamo in Serie B. E' emozionante l'idea di alzare ancora il livello che abbiamo raggiunto fino a questo momento".
ETO'O E AGUERO - "Eto'o è stato il simbolo da seguire quando ero ragazzino. La cosa che mi ha colpito di lui è quello di essere un leader silenzioso. Il mio riferimento principale di adesso è Aguero. Mi piace quando vengo associato a lui, soprattutto per il suo stile di gioco".
DE ZERBI - "Il gioco di De Zerbi è particolare e molto bello. Avvantaggia i giocatori che hanno determinate caratteristiche. Nelle giovanili facevo la punta ma mi piace anche giocare da trequartista o esterno. Il mister è molto bravo nell'aiutare me e i compagni e non solo da un punto di vista tecnico tattico ma anche da quello motivazionale. Il suo pensiero è molto adatta per un calciatore come me e mi mette nelle condizioni di poter fare meglio. Il calcio di mister De Zerbi va capito e non basta avere delle qualità. Non è un calcio semplice. Bisogna saper alternare le fasi e cucire il gioco, oltre saper leggere i momenti della partita".
CAPUTO - "Allenarsi con Caputo è una grandissima fortuna sia dal punto di vista calcistico che umano. Anche per come si pone in modo professionale nel corso degli allenamenti. Anche la sua concentrazione nel momento giusto della partita. L'attacco è un reparto molto forte e cerco di prendere qualcosa da tutti".