Rashed, il sogno Juventus e l'inganno: la storia del piccolo Messi palestinese
A volte i sogni possono far male. Addiritura ingannare. È quello che è successo a Rashed Al Hijjawi e la sua famiglia, che hanno lasciato tutto per inseguire un sogno chiamato Juve e si sono ritrovati con un pugno di mosche in mano. Raggirati, beffati. Ma non dalla Juve, protagonista inconsapevole di questa storia, raccontata da La Repubblica. A parlare, a sfogarsi, dipingendo un mondo in cui ancora i furbi riescono a fare strada, è il padre di quel bimbo, ora undicenne, definito il Messi di Palestina.