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  • Raphinha è il miglior talento brasiliano della sua generazione. Top 3 al mondo e il Barcellona ha rischiato di perderlo

    Raphinha è il miglior talento brasiliano della sua generazione. Top 3 al mondo e il Barcellona ha rischiato di perderlo

    • Emanuele Tramacere
    La stagione che sta vivendo Raphael Dias Belloli, meglio conosciuto come Raphinha, è letteralmente da sogno e soprattutto inarrestabile. L'esterno brasiliano classe 1996 sta trascinando a suon di goal, assist e giocate sia il Barcellona che il Brasile di cui, a tutti gli effetti, potrebbe essere diventato il miglior talento della sua generazione con la stampa e il popolo brasiliano che si stanno dividendo nei giudizi. Eppure a inizio anno, il suo presente sarebbe potuto essere completamente diverso da quello che stiamo raccontando oggi. 

    TOP 3 AL MONDO - L'ex Leeds, che il Barcellona si assicurò per circa 58 milioni di euro nell'estate del 2022, oggi è uno dei migliori 3 giocatori al mondo per contributo al goal. Sommando infatti i 27 goal segnati in tutte le competizioni e i 20 assist forniti ai compagni Raphinha con 47 contributi al gola in questa annata è dietro soltanto a Momo Salah (54 frutto di 32 goal e 22 assist) e Viktor Gyokeres (48 frutto di 40 goal e 8 assist). Il suo rendimento, inoltre, va anche oltre i dati numerici dato che il suo impatto ha prodotto per il Barcellona 16 punti nel girone di Champions, il passaggio del turno agli ottavi col Benfica (4 gol su 4 con il suo zampino fra andata e ritorno) e 41 punti in campionato.

    L'EREDE DI NEYMAR? - Raphinha non si è fermato neanche con la maglia del Brasile addosso dove in questa stagione ha all'attivo 4 goal e 1 assist nelle qualificazioni ai Mondiali in SudAmerica e se contro la Colombia a rubare la scena è stato sicuramente Vinicius con la sua perla di rara bellezza per il 2-1 finale, in patria c'è chi considera Raphinha il vero erede di Neymar, quel talento generazionale che, fra il talento ex-Santos classe 1992 e la stella del Real classe 2000, è mancato finora alla Seleçao.

    UNICO - Nel pieno della sua maturità calcistica, Raphinha ha doti uniche per il ruolo che interpreta. Esterno d'attacco in grado di giocare anche da 9 senza alcun problema dato il fisico che ha sviluppato, è mancino di piede e, a differenza di tantissimi altri giocatori che oggi scelgono di impostarsi sulla fascia opposta a piede invertito, preferisce giocare sul lato del suo piede forte, a sinistra. Una caratteristica che favorisce quindi la creazione di una quantità di cross - che sempre meno vediamo dagli esterni d'attacco moderni - utilissima e a favore di centravanti d'area come Lewandowski proprio a Barcellona.

    DA PALLONE D'ORO? - Oggi, forse più di Vinicius e Mbappé, Raphinha è considerato uno dei candidati più autorevoli nella corsa al prossimo Pallone d'Oro. Ovviamente il percorso del Barcellona sarà fondamentale, ma Raphinha ha confermato che oggi la sua carriera è definitivamente svoltata: "Il solo fatto di essere menzionato come uno dei favoriti è già una vittoria, dopo tutto quello che ho passato nella mia carriera".

    HA RISCHIATO DI ANDARSENE - A margine della partita vinta col Brasile Raphinha ha però svelato e confermato come, in realtà, ad inizio stagione è stato a un passo dal dire addio al Barcellona: "Quest'estate dopo l'uscita dalla Copa America ho davvero pensato di dire addio al Barcellona. Le cose non andavano bene. Venivo da una stagione al di sotto del mio potenziale e vedevo alcuni tifosi che chiedevano che me ne andassi. Ho finito per pensarci davvero, ma Flick mi ha chiamato e mi ha detto che contava su di me". Da lì la sua stagione, quella del Barcellona e forse anche quella del Brasile sono cambiate drasticamente.

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    Veleno
    Veleno

    I tifosi gli hanno chiesto di andarsene, versione romantica dei tempi nostri...mica ha chiesto pi...

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