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  • Ranocchia: "Rimpianto Juventus? Sono al Palermo, come faccio ad averne?"

    Ranocchia: "Rimpianto Juventus? Sono al Palermo, come faccio ad averne?"

    Filippo Ranocchia, ex-centrocampista della Juventus e oggi al Palermo ha concesso una lunga intervista al Corriere dello Sport in cui ha raccontato il progetto rosanero e il suo, fra presente e futuro.

    PALLE INATTIVE - "Sono schemi su cui lavoriamo nei giorni precedenti alla gara; col mister studiamo gli avversari e il modo di calciare. Ma devono essere bravi anche i saltatori a prendere il tempo; poi a volte la fortuna aiuta".  
     
    IL GOL CHE MANCA - "L'anno scorso ricoprivo un ruolo diverso, trequartista in un 4-2-3-1 e in quella posizione avevo più possibilità di incidere. Poi fra infortuni e cambi tecnici, sono tornato a centrocampo ed è un po' più difficile avere continuità di gol. Ma io continuo a cercarlo e sono convinto che non manca molto". 
     
    PLAY TOTALE - "Non è la prima volta che gioco in questo ruolo, già ad Empoli con Andreazzoli agivo da play. Mi trovo a mio agio pur sapendo che così devo dare di più in entrambe le fasi e impegnarmi nel contenimento. Ma visto il trend delle ultime partite della squadra, spero di continuare" 
     
    SCELTE TECNICHE - "Le panchine? Ho accettato la decisione, non ero contento perché ognuno di noi vorrebbe giocare sempre ma ho cercato di allenarmi bene e dimostrare che meritavo. A centrocampo ci sono tanti giocatori di alto livello per la categoria, poi tocca al mister fare le scelte. Soprattutto per chi come noi ha obiettivi importanti, in certi periodi ci sta di rifiatare e andare in panchina. Gomes? Già l'anno scorso abbiamo giocato insieme, sono convinto che risuccederà". 

    SIAMO DA LOTTA PER SALIRE - "Continuiamo a pensare la stessa cosa di inizio anno, cioè che possiamo competere per la A. In questo periodo abbiamo raccolto meno di quanto meritavamo, crediamo nelle nostre capacità. L'importante è stare in alto, faremo i conti a fine anno. Per risalire la classifica serve un filotto di vittorie, ma la B la conosciamo, nessuna partita è scontata, a cominciare da Carrara dopodomani". 
     
    LA JUVENTUS - "Rimpianto Juve? No, innanzitutto perché sono venuto a Palermo e una piazza del genere mi riempie di motivazioni. E' stata una scelta voluta, nessuno mi ha obbligato, resto contento del percorso che sto facendo per crescere e migliorare. Poi credo sia dipeso da dinamiche di mercato che spesso non si possono prevedere; quando sei in una rosa forte come quella della Juve spesso preferisci giocare e andare in prestito. Ma sono a Palermo, non posso avere rimpianti". 
     
    TIFOSI - "Senza vittorie è normale che il tifoso viva un momento di sfiducia, ma io ho percepito dal primo giorno quanto questa città non smetta di amare il Palermo. E lo si vede soprattutto in trasferta: spetta a noi trascinare la gente, sono certo che ne riporteremo in tantissimi allo stadio". 
     
    GENERAZIONE NAZIONALE - "Nazionale? L'aspetto anagrafico dice sì, ho 23 anni e una carriera ancora da costruire; l'obiettivo è andare in A col Palermo, una volta che sarò in alto con questa maglia vedremo. Come calciatore so dove voglio arrivare, sono ambizioso ma consapevole che i risultati si raggiungono col lavoro". 
     
    LA 10 - "Ho preso la 10 perché è il numero più bello di tutti, voglio dare un contributo importante alla crescita del Palermo. Il primo gol stagionale a Carrara? Io ci provo sempre, ma andrebbe bene anche un assist o qualunque cosa ci aiuti a proseguire la nostra corsa”.

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