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    Ranocchia è un caso, Europeo lontano

    Ranocchia è un caso, Europeo lontano

    Non sono passati molti giorni dalle dichiarazioni al Secolo XIX con le quali aveva manifestato la propria frustrazione per l'ultimo periodo vissuto all'Inter da emarginato dopo esserne stato il capitano, oggi Andrea Ranocchia è un vero e proprio caso dopo 5 partite con la maglia della Sampdoria. Nelle intenzioni del presidente Ferrero e di Vincenzo Montella, il difensore centrale umbro avrebbe dovuto essere uno dei punti di forza per la seconda metà di stagione della formazione blucerchiata e si sta invece rivelando come uno degli elementi più deludenti di queste ultime settimane.

    ERRORI A RAFFICA - Dopo aver commesso già una serie di errori piuttosto marchiani nelle precedenti partite, Ranocchia è letteralmente affondato proprio a San Siro e proprio contro la sua ex squadra in una gara che avrebbe dovuto offrirgli motivazioni extra per sfoderare una grande prova e provare a suscitare qualche rimpianto in Mancini e nei dirigenti dell'Inter. La complicata situazione in cui si è infilata la Samp ha fatto il resto, ma che questo sia un Ranocchia in profonda crisi di identità è abbastanza chiaro. Lo svarione che spiana la strada al gol di Icardi e quella serie di interventi fallosi che avrebbero dovuto costargli il rosso già nel primo tempo sono la spia di un giocatore involuto o comunque poco tranquillo. 

    EUROPEO PIU' LONTANO - A Bari formava con Bonucci una coppia di grandissimo livello, ma è come se, privato delle sicurezze offerte dall'ottima organizzazione di squadra che aveva l'undici di Ventura e schiacciato dal peso della responsabilità di doversi dimostrare all'altezza di una piazza importante, Ranocchia non abbia retto fino a sprofondare nel corso della sua esperienza quinquennale all'Inter. Il prestito alla Sampdoria nasce dall'esigenza di ritrovarsi dal punto di vista mentale e di ritrovare continuità per non perdere il treno che porta agli Europei di Francia con la Nazionale, ma anche un suo estimatore come Conte sa di non poter contare su un Ranocchia in queste condizioni. A Montella e allo stesso giocatore il compito di ritrovarsi per non sparire dal giro che conta.

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