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    Sampmania: basta tacchi (e occhiali 3D)

    Sampmania: basta tacchi (e occhiali 3D)

    • Lorenzo Montaldo
    Ancora una volta, ci ritroviamo a scrivere di una Sampdoria a due facce. Perchè quella scesa in campo ieri al Meazza, in fin dei conti, non è stata nemmeno la peggior Samp di stagione. In questo terribile 2015-2016 abbiamo assistito a spettacoli ben più avvilenti. Già perchè i blucerchiati girano discretamente nello spazio compreso tra la propria trequarti e la trequarti avversaria: più ci si avvicina ad entrambe le aree di rigore, più crescono in maniera esponenziale i problemi.

    La squadra di Montella imbarca acqua nelle retrovie, e non riesce a pungere in avanti. C'è un dato che, nel post partita, mi ha colpito più di tutti. Inter, tiri totali: 6. Sampdoria, tiri totali, 19. Più del triplo di quelli effettuati dai nerazzurri. Che la porta l'hanno centrata 3 volte, e hanno messo a segno 3 gol. Quando si dice il cinismo. Anche il Doria la porta l'ha trovata 3 volte, di reti però ne ha fatta soltanto una. I dati non mentono mai. E' facile concentrarsi solo sulle evidenti amnesie difensive, ora però andrebbe sottolineato il fatto che la Samp fatica pure nel reparto che dovrebbe dare le maggiori garanzie.

    Insomma, basta colpi di tacco inutili e fraseggio sterile al limite dell'area, basta tocchi con la suola e tentativi di gol alla Maradona: il Barcellona può entrare in rete con la palla, non la Samp. Davanti ci sono Quagliarella, Cassano, Correa, Muriel, e poi Soriano, Fernando, Ricky Alvarez: la porta la sanno centrare, almeno sulla carta, bene, lo dimostrino! Calcino da fuori, trovino lo specchio, costringano i portieri avversari all'intervento: ma basta ghirigori inutili ai 20 metri.

    L'accondiscendenza dell'arbitro Massa, poi, ha fatto il resto: due rigori solari non dati potevano evidentemente cambiare l'economia di un match che è figlio di tante componenti: sfortuna, paura, poca preparazione, errori arbitrali e uno strano, inquietante senso di resa generalizzato. Contro il Frosinone tutti questi elementi dovranno essere spazzati via, se a essere spazzata via dalla Serie A non vuole essere la Samp.

    In chiusura, permettetemi una nota personale. Siamo nel 2016, il calcio cambia, le esigenze delle squadre anche. La pubblicità non è solo fondamentale, è vitale, i tifosi non sono stupidi e lo capiscono benissimo. Abbiamo accettato negli anni l'idea di avere uno sponsor in quello che una volta era uno spazio sacro, poi due, ieri sera erano tre sponsor (tre!) a tappezzare le maglie blucerchiate, per l'occasione giallocerchiate. Ma i tifosi lo capiscono, i soldi non sono i loro, ed è giusto che chi spende decida.

    Gli occhiali 3D da saldatore al momento dell'ingresso in campo, però, quelli non si possono proprio accettare. Le battute si sprecano sui social network, da 'mancano solo le pinne e il fucile' sino a 'magari in una realtà virtuale una partita riuscite a vincerla'. Non è il massimo, per chi è invischiato nella lotta salvezza; a voi fa piacere? A me, proprio no.

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