Raiola: 'Disgustato dai fischi a Donnarumma e dal silenzio del Milan, che non ha saputo o potuto tenerlo'
"La verità è che il Milan non ha saputo o potuto tenerlo, non fa molta differenza... Provate a chiedere a chiunque, se padre, cosa avrebbe consigliato al proprio figlio: restare al Milan o andare al Paris Saint-Germain?".
"È molto triste, strano e vergognoso quello che è successo allo stadio. È vergognoso che una parte della tifoseria se la sia presa con un ragazzo che non ha fatto niente di male, la cui colpa sarebbe semplicemente quella di aver esercitato il diritto di libera scelta. Perché altri motivi per fischiarlo non ce ne sono…".
"Gigio è un ragazzo che ha sempre dato tutto sia alla Nazionale, contribuendo alla vittoria dell'Europeo, dove è stato eletto miglior calciatore del torneo, sia al Milan dove è rimasto fedele nei momenti più bui e difficili della società, mettendoci cuore, impegno e professionalità fino all'ultimo giorno, e contribuendo a riportare la squadra in Champions".
"È molto strano che quel gruppo di tifosi se la prenda solo con lui, perché quando un giocatore compie queste scelte la responsabilità non è solo di una parte, ma anche dell'altra. Trovo altrettanto strano e molto deludente che il Milan, che conosce la verità, non abbia preso le distanze da questo inaccettabile e ingiusto comportamento. Lasciatemi dire che è un episodio che non ci ha fatto fare una bella figura davanti al mondo. Avete notato il gesto di Busquets? Lui ha capito la situazione, il momento, quello che stava passando Gigio. L'ho molto apprezzato".
Intanto il padre di Donnarumma, Alfonso ha commentato a La Repubblica: "Sono cose che succedono, non c'è niente da dire. Speravo non accadesse, anche se un po' me l'aspettavo. I fischi fanno più male a noi come genitori che a lui".