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Rafa Marquez: 'Rimango all'Hellas Verona'
"Un commento su Luca Toni? Lo conoscevo dai tempi del Bayern, sapevo che era troppo forte e lo è ancora, è il bomber (ride,ndr)! Saviola? Lui è un bravo ragazzo, un professionista totale, si allena sempre al 100% e aspetta la sua opportunità. Non l’ho mai visto abbattuto, è sempre disponibile per la squadra e bravo con tutti i compagni. Il mio rapporto con Mandorlini? Mi trovo bene, abbiamo un bel rapporto, è un allenatore diverso rispetto a quelli incontrati in passato e mi ha insegnato molte cose. Se ho mai chiesto qualcosa all’allenatore? Non ho chiesto niente a Mandorlini, rispetto sempre le sue decisioni, ha la sua stile di gioco e se mi dice di giocare davanti alla difesa o centrale o portiere lo faccio".
"Se sono un personaggio ingombrante? Per i tifosi credo che sì, quando sono arrivato a Verona mi hanno accolto dicendomi che non avevamo mai visto un campione come me. Io non sono più il Rafa dei tempi del Barcellona, ho 36 anni ma mi alleno più al meglio possibile. La mia famiglia mi ha insegnato ad essere umile e sincero, dico le cose come stanno. Troppe aspettative attorno a noi? Tutti ricordano il campionato dello scorso anno, ma questa è un squadra diversa, si è creata tanta tensione per fare meglio. Penso che la squadra possa dare di più ed essere più forte, è stato un po’ un campionato strano, continuiamo ad andare su e giù. Che vuol dire essere professionista? Dopo le mie esperienze con Barcellona, Monaco e la nazionale, voglio essere un esempio per gli altri, allenarmi al massimo e aiutare compagni. Il mio sogno sportivo? Fare qualcosa di speciale qua a Verona, penso di fare sempre il meglio possibile qua. Se noi rendiamo meglio sotto pressione? Non lo so, credo che questa squadra non senta quello che si dice fuori dallo spogliatoio, ma credo che le parole di Moras abbiano senso, quando siamo caricati la squadra risponde bene".
"Il mio arrivo a Verona? Dopo il mondiale che ho fatto con il Messico avevo voglia di provare il calcio italiano, sapevo che era difficile, poi si è presentata questa opportunità nel Verona e ho pensato di provare. Mi sono informato sulla squadra e sulla città, ho chiesto ad Albertini (Demetrio, ex calciatore del Barcellona, ndr) e lui mi ha parlato bene della piazza. Ho deciso di venire qui lasciando un contratto più remunerativo, quello che mi interessava era di fare una nuova esperienza".
"La finale di Champions? Dipende dal sorteggio, ma penso che se la giocheranno Barcellona e Bayern. Il giocatore più forte con cui ho giocato? Ronaldinho, quando eravamo compagni di squadra era spettacolare. Al giorno d’oggi penso che il più forte sia Messi".
"Se parteciperò alla Coppa America? Non so, adesso Miguel Herrera (ct della nazionale messicana, ndr) verrà a vedere una partita. C’è anche la Copa de Oro, non so ancora quale giocherò. Il quinto mondiale? Non lo so, è ancora presto".
"La mia fondazione? Aiuta all’incirca un migliaio di bambini poveri del Messico, abbiamo varie strutture tra cui mense, scuole e centri sportivi. Uno dei problemi del Messico è l’alimentazione, soprattutto nelle zone povere".