Rabiot, una conferma dietro l'altra: è centrale nella 'nuova' Juve, cosa serve per respingere l'assalto della Premier
Dopo un biennio decisamente difficoltoso sul piano dei risultati ed una proposta di gioco che non infiamma i più e meno scettici anche nel principio della terza annata della sua seconda esperienza alla guida della Juventus, Massimiliano Allegri può rivendicare con orgoglio di aver vinto una prima importante sfida personale. Quella di aver rivalutato un calciatore come Adrien Rabiot, grande protagonista anche nel successo di ieri contro il Lecce con l’assist per il gol di Milik: l’ennesima conferma dell’importanza strategica del calciatore francese nel sistema di gioco del tecnico livornese, in attesa che i suoi compagni di reparto crescano in condizione e fiducia per risolvere molti dei problemi rimasti irrisolti rispetto all’ultimo campionato.
STRAPOTERE - Prendendo in considerazione l’ultimo campionato e l’inizio di questo, nessun altro centrocampista ha avuto un impatto tale in Serie A a livello di finalizzazione: Rabiot ha partecipato infatti a qualcosa come 19 gol della formazione bianconera, distribuiti tra reti (12) e passaggi decisivi (7). Un segnale evidente di uno strapotere che ha faticato ad emergere ma che si è finalmente rivelato per uno dei colpi più discussi della gestione Paratici. E che ha invece finito per rappresentare uno degli appigli attorno ai quali provare a ricostruire un’identità di squadra e un’idea di competitività che alla Juve sono state smarrite da tempo. Fondamentale in questa ottica è stato il “rinnovo ponte” sottoscritto nei mesi scorsi per non perdere un tale patrimonio a parametro zero ed allontanare le sirene dei club di Premier League, che rimangono molto attenti sul giocatore transalpino. Manchester United e Newcastle, in particolare, vengono segnalate dalla stampa inglese come tuttora interessate ad un calciatore il cui contratto scadrebbe nella prossima estate. Un problema che la nuova Juve di Giuntoli, senza i proventi della Champions League, ha saputo rimandare ma che tra qualche mese tornerà ad essere di attualità.
LE CONDIZIONI DEL RINNOVO - Molto, se non tutto, passa dalla volontà di Rabiot di sposare nuovamente il progetto di rinascita bianconera e dalle decisioni che la società riterrà di fare a livello tecnico. Ma ovviamente, per un giocatore che senza remore ha dichiarato che si sarebbe aspettato di venire inserito nella lista di France Football per il Pallone d’oro alla luce del grande rendimento nella passata stagione, le ambizioni personali vanno di pari passo con quelle di squadra e la qualificazione alla prossima edizione di Champions rimane un passaggio fondamentale per assicurarsi le sue prestazioni pure per un futuro a medio-lungo termine. Se con Chiesa e Vlahovic il lavoro di “ricostruzione” di Allegri è solamente agli inizi, con Rabiot si può dire che la missione procede spedita e ha già prodotto grandi risultati. Una prima vittoria, seppur parziale, per provare a costruire qualcosa di decisamente più grande. A patto di riuscire a consolidarla con un rinnovo di contratto.
STRAPOTERE - Prendendo in considerazione l’ultimo campionato e l’inizio di questo, nessun altro centrocampista ha avuto un impatto tale in Serie A a livello di finalizzazione: Rabiot ha partecipato infatti a qualcosa come 19 gol della formazione bianconera, distribuiti tra reti (12) e passaggi decisivi (7). Un segnale evidente di uno strapotere che ha faticato ad emergere ma che si è finalmente rivelato per uno dei colpi più discussi della gestione Paratici. E che ha invece finito per rappresentare uno degli appigli attorno ai quali provare a ricostruire un’identità di squadra e un’idea di competitività che alla Juve sono state smarrite da tempo. Fondamentale in questa ottica è stato il “rinnovo ponte” sottoscritto nei mesi scorsi per non perdere un tale patrimonio a parametro zero ed allontanare le sirene dei club di Premier League, che rimangono molto attenti sul giocatore transalpino. Manchester United e Newcastle, in particolare, vengono segnalate dalla stampa inglese come tuttora interessate ad un calciatore il cui contratto scadrebbe nella prossima estate. Un problema che la nuova Juve di Giuntoli, senza i proventi della Champions League, ha saputo rimandare ma che tra qualche mese tornerà ad essere di attualità.
LE CONDIZIONI DEL RINNOVO - Molto, se non tutto, passa dalla volontà di Rabiot di sposare nuovamente il progetto di rinascita bianconera e dalle decisioni che la società riterrà di fare a livello tecnico. Ma ovviamente, per un giocatore che senza remore ha dichiarato che si sarebbe aspettato di venire inserito nella lista di France Football per il Pallone d’oro alla luce del grande rendimento nella passata stagione, le ambizioni personali vanno di pari passo con quelle di squadra e la qualificazione alla prossima edizione di Champions rimane un passaggio fondamentale per assicurarsi le sue prestazioni pure per un futuro a medio-lungo termine. Se con Chiesa e Vlahovic il lavoro di “ricostruzione” di Allegri è solamente agli inizi, con Rabiot si può dire che la missione procede spedita e ha già prodotto grandi risultati. Una prima vittoria, seppur parziale, per provare a costruire qualcosa di decisamente più grande. A patto di riuscire a consolidarla con un rinnovo di contratto.