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    Juventus-Rabiot, si scalda la trattativa per il rinnovo: ecco la nuova offerta

    Juventus-Rabiot, si scalda la trattativa per il rinnovo: ecco la nuova offerta

    • Cristiano Corbo
    Mettiamola così: è un passo avanti molto deciso, ma non è ancora quello definitivo, o comunque un affondo vero e proprio. Tra Adrien Rabiot e la Juventus c'è stato un rinnovo delle promesse, come si fa nei matrimoni che reggono i colpi del tempo, della vita. E le parti potrebbero ritrovarsi adesso e nuovamente a metà strada, con qualche passo (e compromesso) in più fatto dalla Juve. Cristiano Giuntoli vuole accontentare Thiago Motta, che ha posto tra le priorità del suo nuovo mandato quella di avere un centrocampo ad altezza Juve. Con Adrien al suo fianco, possibilmente. I due si conoscono dai tempi del PSG. "Ci scambiamo qualche messaggio", aveva confessato lo stesso centrocampista. Ai tempi nessuno immaginava di trovarsi in questa situazione. 

    LA PROPOSTA - Una bella reunion, a tinte bianconere. Si può, allora? Sì, si può. E la proposta della Juventus indica quanto effettivamente ci sia voglia di proseguire insieme. Sul piatto del francese, un'offerta da circa 8 milioni di euro netti all'anno, con il Decreto Crescita pronto a essere nuovamente sfruttato. Al club non costerebbe così 16 milioni lordi, ma meno. E la proroga è possibile con un gioco di burocrazia. Ecco: tutto - anzi: tutto il resto - è ora tra le mani di Rabiot, concentrato sui prossimi Europei, ma anche desideroso di chiudere quanto prima la partita sul suo futuro. Se ha altre carte da giocare, per capirci, questo è il momento di farlo. 

    RUOLO CENTRALE - Certo, ripartire altrove avrebbe il suo coefficiente di difficoltà non banale. E Rabiot sembra orientato a restare a Torino anche per non ricostruirsi in un altro contesto, con un'altra squadra. Ha raggiunto un equilibrio importante, a Torino. Ha vissuto le fasi Sarri e Pirlo, un gran rapporto con Allegri. Dalle difficoltà è riemerso per poi diventare un elemento centrale della Juventus di Max. Tra i più decisivi, praticamente sempre. Arriva da una stagione sottotono (come tutti, ma più di altri) e sente di voler dimostrare ancora qualcosa, qualcosa di diverso. Così come diverso è stato il suo approccio alla nuova trattativa: un anno fa sembrava certo dei saluti e di avere proposte più concrete, poi la chiamata dell'allenatore per ripartire insieme, con quel ruolo centrale, da vice capitano e ancora tra i giocatori più pagati, che oggi è ancora e ben inserito nel pacchetto. Aveva fatto gola, allora. Stavolta? 

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