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    Spalletti sbaglia, Napoli ha il diritto di puntare in alto! Kvaratskhelia è un trionfo

    Spalletti sbaglia, Napoli ha il diritto di puntare in alto! Kvaratskhelia è un trionfo

    • Francesco Marolda
      Francesco Marolda
    Va come deve andare. Il Napoli trova il secondo successo grazie ai gol di Kvaratskhelia e di Osimhen e Kim, ma soprattutto senza soffrire mai, mentre il Monza, dopo la sconfitta col Toro nell’esordio in A, capisce ancora meglio che la stagione sarà dura e che non bastano buona volontà e buone intenzioni per far punti in questo campionato che sembra aver già tracciato una riga tra chi potrà avere ambizioni e chi, invece, dovrà molto soffrire. Certo, magari non ha fortuna Stroppa a ritrovarsi subito senza Carlos e Carvalho, ma neppure si può dimenticare che in panchina il Napoli ha giovanotti che si chiamano Raspadori, Ndombelè e Giovannino Simeone, appena arrivati e per ora solo spettatori interessati e in campo un ragazzo di ventuno anni, appena arrivato dalla Georgia e già idolo della Napoli del pallone.

    Dunque, senza storia la prima in serie A tra Napoli e Monza e gran festa per il tifo azzurro che, nonostante la paura di Spalletti di creare troppe attese, ha comunque il diritto di volare alto col pensiero. E allora, va subito all’arrembaggio, il Napoli. Che è pure quello che t’aspetti. Difesa alta alta, centrocampo aggressivo, Lozano e Kvaratskhelia larghi: questo il disegno che costringe il Monza a raccogliersi davanti alla propria area di rigore. Il Napoli è padrone del match e del pallone, ma giocando così, alla garibaldina, opprimendo l’avversario, finisce pure col trovare pochi spazi. Non è detto, però, che non ci provi a far paura a Di Gregorio. Anzi, tutt’altro, se è vero come è vero che in un quarto d’ora tira ben nove volte in porta. Pur se (tranne una volta: testa di Osimhen e respinta del portiere) con mira assai precaria, in verità. Buon palleggio, dunque, quello azzurro, ma anche un po’ di sofferenza per le marcature rigide – ma corrette - del Monza quando il pallone arriva a venti metri dalla porta. Diciamo la verità: l’impressione è che la partita sia segnata; che prima o poi l’onesta resistenza del Monza capitolerà, ma intanto il Napoli corre, sgobba, magari s’affatica pure, ma ricava poco o nulla. E allora cambia un po’ registro, la squadra di Spalletti. E vallo a capire se per scelta, se per astuto ragionamento, oppure se per caso o nulla più, rallenta la pressione. Anzi, fa di più: aspetta il Monza che finalmente mette il naso, il piede ed il pallone nell’altra metà campo riuscendo persino a far inginocchiare Meret su un tiro di Ranocchia, seppur centrale e lento. E forse è qui che s’illude il Monza. S’illude di poter dar ragione a Spalletti, il quale alla vigilia aveva frenato gli entusiasmi della gente ridimensionando le ambizioni del club e persino la qualità della squadra. Illusione, appunto. Perché il Napoli che arretrando un poco guadagna spazio e profondità, proprio in quello spazio e in quella profondità diventa assai spietato.

    Due gol in una dozzina di minuti, infatti. Di Kvaratskhelia il primo: un destro a giro dal limite che manda il pallone a impattare il palo interno prima di finire in porta. Un destro alla Insigne, se si vuole. Ma soprattutto un gol – il secondo in due partite – che scardina la partita e il risultato e che mette in riga il Monza, incapace di reagire. E non finisce qui. Perché in pieno recupero c’è il bis. E stavolta il gol arriva addirittura in contropiede: combinano Lozano e Anguissa e da questi ad Osimhen che in velocità si beve Andrea Ranocchia e raddoppia con il destro. Intelligente il Napoli a far alzare il Monza per trovare spazio, sì, ma pure ingenuo il Monza a concedere al Napoli quello che il Napoli cercava. Cosicché, quando si torna in campo, il povero Stroppa prova a far qualcosa. Molina per D’Alessandro. Ma non basta. Pure perché dopo due minuti si piega la caviglia di Ranocchia, Andrea, sostituito da Antov. E a nulla serve pure l’ingresso in campo di Valoti al posto dell’altro Ranocchia. A nulla serve perché il controllo del pallone resta al Napoli che l’amministra con tranquillità. E con efficacia, visto che (62’) arriva anche il terzo gol. Ancora con Kvaratskhelia, il quale ringrazia Lobotka per il suggerimento e dopo una sterzata e una controsterzata mette in porta. E’ il trionfo personale di questo ragazzo che, vedrete, farà parlare parecchio di sé in questo campionato. Tre a zero, dunque. Perché di lì a poco grazie al Var l’arbitro scopre una spinta di Petagna a Rrahmani e annulla il gol dell’ex.

    Nel finale in campo anche Olivera per Mario Rui ed Elmas per il georgiano e poi Politano e Zerbin per Lozano e Lobotka e, infine, Ounas per Osimhen. Spalletti praticamente dopo aver confermato in avvio la formazione di Verona, alla fine ne replica anche i cambi. Cambia qualche posizione, in campo, ovvio, ma il ritornello del match è sempre quello. Tant’è che nell’extra time (47’) c’è gloria anche per Kim, il quale su angolo, di testa, trova il suo primo gol in Italia. Bene in attesa della prova del nove del Napoli a Firenze e della già necessaria reazione del Monza nella prossima contro l’Udinese, la morale di oggi è chiara ed evidente. Nonostante Spalletti, al quale è lecito chiedere un po’ di coraggio in più, questo Napoli non può negare a se stesso il diritto di puntare in alto, mentre il Monza farà bene a darsi una mossa in fretta. In campo, certo, ma, finché c’è tempo, anche sul mercato.

    Napoli-Monza 4-0

    Marcatori:
    35' p.t. 16' s.t. Kvaratskhelia (N), 47' p.t. Osimhen (N), 48' s.t. Kim (N).

    Assist: 35' p.t. Zielinski (N), 47' p.t. Anguissa (N), 16' s.t. Kvaratskhelia (N), 48' s.t. Zielinski (N).

    Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui (25' s.t. Olivera); Anguissa, Lobotka (23' s.t. Zerbin), Zielinski; Lozano (23' s.t. Politano), Osimhen (38' s.t. Ounas), Kvaratskhelia (25' s.t. Elmas). All. Spalletti.

    Monza (3-5-2): Di Gregorio; Marlon, A. Ranocchia (3' s.t. Antov), Carboni; Birindelli (38' s.t. Gytkjaer), F. Ranocchia (13' s.t. Valoti), Barberis, Sensi, D'Alessandro (1' s.t. Molina); Caprari, Petagna (38' s.t. Colpani). All. Stroppa.

    Arbitro: Fourneau di Roma.

    Ammoniti: 37' p.t. Caprari (M), 14' s.t. Mario Rui (N), 28' s.t. Di Lorenzo (N).

    Espulsi: -

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