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Questo Modric è da Pallone d'Oro
Come sembrano lontani i tempi degli esordi a Zara, quando a soli 16 anni Modric illuminava i campi croati, venendo anche insignito a 18 anni del premio di Miglior giocatore del Campionato della Bosnia/Erzegovina. Dopo quell'esperienza, il talento croato afferma: "Se qualcuno è in grado di giocare nel campionato bosniaco può giocare ovunque". Il resto è storia: Dinamo Zagabria, Tottenham e Real Madrid, sempre da protagonista, sempre a testa alta, sempre baciato dal Dio pallone. Tecnica abbinata a personalità da leader, visione di gioco, balistica sensazionale, corsa: Modric è forse il miglior interprete del ruolo del centrocampista moderno, del "volante" capace di svolgere al meglio sia il ruolo di "frangiflutti" in grado di interrompere l'azione altrui ma anche di magnifico "costruttore" di gioco.
Un numero 10 del 2020, un numero 5 del 1990: trent'anni di storia, sua e del suo paese, capaci di rivoluzionare il passato, di creare una scuola e una nazionale che può veramente sognare in grande nella rassegna iridata di Russia. Venti anni dopo i Suker e i Prosinecki e quel fantastico bronzo alla prima partecipazione a un Mondiale, un'intera terra è aggrappata ai fantastici piedi di Modric: e se sarà Mondiale, non potrà non essere Pallone d'Oro. Per quello che ha fatto e farà, nel calcio e nella vita. Perché non serve essere tedeschi o spagnoli, se si ha il calcio dipinto nell'anima.
@AleDigio89