
Quanto guadagnano gli arbitri? Serie A, leghe estere top, coppe europee: tutte le cifre
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Paradossalmente, il campionato in cui ci sono più polemiche è anche quello in cui gli arbitri sono pagati meglio. No, non è il nostro, ma quello spagnolo, La Liga. Poi Bundesliga, Premier League, Serie A quarta e Ligue 1 ultima delle migliori 5 leghe del Vecchio Continente.
Nella gallery consultabile scorrendo verso il basso tutte le cifre messe insieme da Calcio e Finanza, prima relative ai campionati e poi alle coppe.

SERIE A
I fischietti della Serie A percepiscono un minimo di 20.000 euro a stagione per la cessione dei diritti di immagine al primo anno di attività, fino ad arrivare a un massimo di 90.000 euro, sempre a stagione, per quanto riguarda gli arbitri internazionali. Il gettone per una partita ammonta invece a 4.000 euro per il direttore di gara, mentre per l’addetto al VAR scende a 1.700 euro. Media: 130.000 euro

LA LIGA
I direttori di gara di Liga percepiscono uno stipendio fisso intorno ai 150.000 euro e 4.900 euro per dirigere una partita. Gli addetti VAR si “fermano” invece a 2.500 euro. Media: 273.000 euro

PREMIER LEAGUE
I direttori di gara in Inghilterra incassano una somma fissa che va da 85.000 euro, passa per 120.000 euro e arriva a un massimo di 170.000 euro, a seconda del livello degli arbitri. A queste cifre si aggiungono 1.300 euro per partita o 1.000 euro (in caso di VAR). Media: 151.000 euro.

BUNDESLIGA
In Germania si va da un minimo di 60.000 a un massimo di 80.000 euro annui di compenso fisso. Quanto ai gettoni: 5.500 euro per una partita diretta in campionato e 2.000 euro per un addetto VAR. Media: 180.000 euro.
LIGUE 1
Gli arbitri transalpini sono pagati tra i 77 e i 78.000 euro come compenso fisso, somma alla quale si aggiunge un gettone che va dai 3.340 euro ai 3.360 euro. Per gli addetti VAR la somma è invece più bassa, nell’ordine dei 1.000 euro. Media: 144.000 euro.


COPPE EUROPEE
Secondo i dati ufficiali della UEFA sono tre le indennità che vengono riconosciute ai direttori di gara per una partita di Champions League:
- 200 euro al giorno, calcolati dal giorno di partenza per andare ad arbitrare una gara a quello di rientro;
- 200 euro una tantum (per spese quali trasporti locali, parcheggi, visti, hotel vicino all’aeroporto prima della partenza o dopo l’arrivo, ecc.);
- L’indennità vera e propria per l’incontro da dirigere (qui la cifra cambia a seconda della categoria dell’arbitro e dal ruolo del componente della squadra arbitrale).
La UEFA distingue gli arbitri e gli assistenti in due categorie: first (quelli che percepiscono compensi inferiori) ed elite (quelli che percepiscono compensi superiori). Per questa seconda categoria, i compensi sono: 5.000 euro per un match fino agli ottavi di finale e 6.000 euro per le gare dai quarti di finale in avanti, finale compresa.