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Quando Lukaku disse: 'Mai alla Juve! Mi arrabbio con chi me lo propone. Per me c'è solo l'Inter'
"Quando Conte mi ha scritto che voleva andare via, ci sono rimasto male. Poi è partito anche Hakimi e giravano voci sulle difficoltà delle società... Però sapevo che con Inzaghi sarebbe rimasta la possibilità di rivincere lo scudetto, mio fratello me ne ha sempre parlato bene. Tatticamente è preparatissimo e le sue squadre giocano molto bene, lui e il suo staff sono stati dei veri uomini con me. Invece mi ha dato fastidio che i dirigenti non abbiano nemmeno provato a farmi rinnovare il contratto, in tal caso sarei rimasto al 100%. Ma non sono andato via per i soldi, è una sfida tornare in Inghilterra dove non ho vinto e non sono riuscito a dire no a un club per cui facevo il tifo da bambino. Anche se a dire il vero dopo l'Inter mi immaginavo in un club da sogno come Bayern Monaco, Barcellona o Real Madrid. Ora vorrei giocare di più, ma rispetto le scelte dell'allenatore. Parlerò con Tuchel, stiamo cercando di trovare un sistema di gioco dove trovarci l'un l'altro. Intanto devo continuare a lavorare e aspettare la mia occasione. Dopo il primo anno all'Inter ho rifiutato un'offerta del Manchester City, più alta di quella del Chelsea. Non volevo andare via, non era il momento: prima volevo fare qualcosa di bello".
"Lautaro è il miglior compagno di squadra che ho avuto, in campo avrei dato la vita per lui. Mi manca. Mi raggiunge al Chelsea? No, resta a Milano e torno io".
"Se mi chiamassero Juve o Milan? Mai! Mi ero arrabbiato con il mio agente quando mi aveva detto della Juve, in Italia per me c'è solo l'Inter ed è sempre stato così. Ho parlato con i bianconeri solo quando non avevo ancora un'offerta dell'Inter, poi ho aspettato Zhang fino alla fine. E avevo detto al Manchester United che avrei detto no anche se l'offerta della Juve fosse stata più alta di quella dell'Inter".