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  • Juventus, dove schierare Koopmeiners? L'equivoco di fondo e le scelte di Motta per farlo rendere al meglio

    Juventus, dove schierare Koopmeiners? L'equivoco di fondo e le scelte di Motta per farlo rendere al meglio

    • Andrea Coletta
    Per convincere l’Atalanta a cedere Teun Koopmeiners, la Juventus la scorsa estate ha messo sul piatto circa 60 milioni di euro tra parte fissa e bonus, per accaparrarsi uno dei migliori centrocampisti delle ultime stagioni in serie A. Il centrocampista olandese, che spegne 26 candeline il prossimo 28 febbraio, nelle tre stagioni con la Dea ha collezionato 129 presenze, condite da 29 gol e 15 assist che evidenziano una partecipazione alle reti realizzate dalla squadra di Gasperini superiore al 34%: nei piani di Giuntoli sarebbe stato il centrocampista che avrebbe dovuto garantire, con le sue reti, un importante contributo alla rinascita dei bianconeri dopo alcune annate opache, con Thiago Motta a comandare la nave.

    I primi mesi di Koopmeiners alla Juve non hanno però confermato le aspettative: se da una parte la squadra di Thiago Motta sembra ancora alla ricerca di una sua precisa identità, il centrocampista olandese finora ha mostrato poco di quelle caratteristiche che lo hanno reso un colpo da novanta appena pochi mesi fa. Quale potrebbe essere la giusta collocazione tattica di Koopmeiners?

    Iniziamo col dire che l’olandese è un centrocampista offensivo: sebbene abbia ricoperto in passato (soprattutto all’AZ) una posizione più arretrata, la sua caratteristica principale non è quella di essere un incontrista, un mediano di posizione o di equilibrio. Il meglio di sé Koop lo mostra quando può prendere parte alla fase di costruzione o di ripartenza, avendo la qualità per l’assist, ma soprattutto una grande capacità di muoversi senza palla all’attacco della profondità. Fattore da non dimenticare, il tiro dalla distanza dell’olandese, che abbina potenza e precisione.

    Nel suo triennio all’Atalanta è stato impiegato sulla linea di trequarti (da solo o con un compagno accanto, come De Ketelaere o Lookman): la disposizione tattica della squadra di Gasperini, con la linea difensiva a tre ed una coppia di centrali di centrocampo dinamica ed abile nel posizionamento (De Roon/Ederson), garantiva di fatto a Koopmeiners di essere meno dentro alla fase di recupero del pallone, e più focalizzato alla ricerca della zona libera da marcature per guidare le ripartenze o andarle a finalizzare.

    Ed è proprio la differente disposizione tattica delle due squadre a penalizzare il rendimento dell’olandese. La Juve targata Thiago Motta è improntata sul 4-2-3-1, i cui interpreti, in molti ruoli, non hanno ancora una chiara gerarchia (sempre che l’ex allenatore del Bologna voglia crearla). In questo modulo il rendimento delle mezzepunte sarà tanto maggiore quanto riuscirà a crescere la solidità della struttura centrale, costituita dai due difensori centrali e dai due mediani: infatti la capacità dei due difensori di leggere in anticipo le giocate profonde farà aumentare la possibilità dei mediani di recuperare le seconde palle, mentre in fase di non possesso garantiranno una linea difensiva più alta che, ancora una volta, consentirà ai mediani una maggiore efficacia in intercetto. Ciò detto, e definito Koopmeiners come centrale delle tre mezzepunte a sostegno di Kolo Muani, l’aumento delle sue prestazioni è subordinato ad una coppia di mediani dinamici, abili nel recuperare palloni ed a ripiegare rapidamente in fase di non possesso: Thuram e McKennie sembrano essere gli interpreti migliori. Da non sottovalutare la scelta dei difensori centrali, dove accanto a Gatti occorre schierare un giocatore con caratteristiche simili a quelle dell’infortunato Kalulu per garantire, come detto, la giusta compattezza tra i reparti. Il mancare di queste caratteristiche costringerà Koopmeiners ad abbassarsi costantemente sulla linea dell’area di rigore in fase di non possesso, con un dispendio di energie che intaccherà, come accade ora, la fase offensiva.

    Per quanto riguarda invece i compagni di Koopmeiners sulla trequarti, la sensazione è che tutti gli interpreti della rosa bianconera si sposino bene con le caratteristiche dell’olandese, ma allo stesso tempo è necessario scegliere interpreti in grado di incidere con gol o assist: probabilmente Yildiz e Conceicao potrebbero creare con Koopmeiners una linea di grande qualità, imprevedibilità, e con un ampio ventaglio di giocate a disposizione. Questi primi mesi della Juve targata Thiago Motta non hanno soddisfatto i tifosi juventini, e l’eliminazione dalla Champions League è un pesante fardello con cui fare i conti. C’è la sensazione che Motta stia cercando di adattare i giocatori al modulo, quando probabilmente una maggiore flessibilità tattica potrebbe portare un generale miglioramento delle performance della squadra e dei singoli, a partire proprio da Koopmeiners.

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    Paco Lanciano
    Paco Lanciano

    Siamo a tre quarti di stagione (nn sono i primi mesi) e si parla sempre delle stesse cose e i pro...

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