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    Quando la Sampdoria stava per comprare Nainggolan

    Quando la Sampdoria stava per comprare Nainggolan

    • Lorenzo Montaldo
    Ci fu un tempo in cui Radja Nainggolan non era ancora Il Ninja. Al massimo poteva essere considerato un 'apprendista', che muoveva i primi passi sulla strada per diventare il meraviglioso giocatore che è oggi. Prima di diventare uno dei più forti centrocampisti d'Italia, e probabilmente anche d'Europa, prima dei gol con la maglia della Roma, prima dei tatuaggi e della cresta ossigenata Radja era solo un diciassettenne che cercava la sua via a Piacenza, tra giovanili e prima squadra. 

    Già nel 2005, al suo primo anno in Italia, per Nainngolan arrivò la gioia dell'esordio in Serie B. Fu solo una comparsata, perchè il calciatore belga venne inserito nella formazione Primavera del club emiliano, dove militò per due stagioni. In prima squadra ci tornò eccome, due anni più tardi, collocato stabilmente nella rosa biancorossa dagli allenatori dell'epoca, Felice Secondini prima e Mario Somma poi. Il campionato successivo fu quello dell'esplosione: titolare stabile, protagonista di 38 partite in Serie B e trascinatore di quella squadra. Da lì il Cagliari, il resto è storia nota.

    Quello che forse è meno noto è che la carriera di Nainggolan avrebbe potuto prendere una piega diversa. Già perchè tra Piacenza e Cagliari provò ad inserirsi proprio la Sampdoria, avversaria sabato sera al Ferraris. Il Secolo XIX di oggi rivela il retroscena: era l'allora direttore sportivo Asmini a credere molto nel giocatore belga, tanto che il dirigente blucerchiato nel 2009 provò in ogni modo a portarlo a Genova. Alla fine, a spuntarla fu il Cagliari che offrì una cifra più alta. Una storia per certi versi simile - seppur a parti invertite - a quella di Praet, che piaceva alla Roma già nell'estate 2016. Gradimento che è tornato anche questa primavera, quando nella Capitale è arrivato Monchi, che apprezza molto il giocatore. Sabato sera si affronteranno a Marassi: ciò che è stato, e ciò che poteva essere. Ma un po' di rimpianto per non aver ammirato Radja 'Il Ninja' in blucerchiato probabilmente rimarrà per sempre.

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