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    Qualificazioni Mondiali 2026: l'Argentina manda in crisi il Brasile

    Qualificazioni Mondiali 2026: l'Argentina manda in crisi il Brasile

    Grazie a un colpo di testa di Otamendi su calcio d'angolo battuto da Lo Celso, al Maracana di Rio de Janeiro l'Argentina vince 1-0 in Brasile e consolida il primato nel girone sudamericano di qualificazione ai Mondiali 2026. Dopo le prime sei giornate i campioni del mondo in carica hanno ben 15 punti in classifica, più del doppio di quelli del Brasile, fermo a quota 7 in sesta posizione, l'ultimo posto utile alla qualificazione diretta (il settimo andrà agli spareggi playoff). L'attaccante dell'Inter, Lautaro Martinez è entrato dalla panchina al posto di Julian Alvarez a 12 minuti dal novantesimo. Invece dall'altra l'altro nerazzurro Carlos Augusto ha giocato tutta la partita ed è stato ammonito alla mezzora. Il Brasile, alla terza sconfitta di fila, ha chiuso la gara in dieci uomini per l'espulsione di Joelinton all'81'. Nel dopo-partita il ct Scaloni ha messo in dubbio il suo futuro sulla panchina dell'Argentina. 
     
    INCIDENTI AL MARACANA - La partita è cominciata con quasi mezzora di ritardo per via di violenti scontri prima fra le due tifoserie e poi tra le forze dell'ordine e i tifosi. Con le due squadre schierate in campo, i tifosi brasiliani hanno fischiato l'inno argentino: la situazione ha rischiato di degenerare con il rischio di contatti tre le due fazioni, così diversi spettatori hanno lasciato lo stadio per paura. I capitani delle due nazionali, Marquinhos e Messi sono intervenuti per provare a riportare la calma, senza riuscirsi. Così Messi ha detto all'arbitro Piero Maza: "Noi ce ne andiamo". E ha riportato negli spogliatoi l'Argentina, tornata in campo una decina di minuti dopo. Poi la gara è iniziata regolarmente, non senza tensioni. 

    LE ALTRE - Due punti dietro Messi si conferma l'Uruguay, che supera di slancio l'ostacolo Bolivia con doppietta di Darwin Nunez. La nazionale di Bielsa vanta il miglior attacco con 13 gol fatti, 5 in più di Brasile e Argentina. 
    Al terzo posto c'è la Colombia, che vince in Paraguay grazie a un rigore di Rafael Borre. 
    Successo di misura pure per l'Ecuador, che batte il Cile di Alexis Sanchez (in campo per tutti i 90 minuti) con un gol di Angel Mena. 
    Infine si chiude in pareggio la sfida tra Venezuela e Perù, ultimo in classifica con 2 punti. Anche in questo caso ci sono stati scontri con le forze dell'ordine, entrati a contatto anche con i calciatori del Venezuela a fine gara. 

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