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Qualificazioni Mondiali 2026: l'Argentina manda in crisi il Brasile
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INCIDENTI AL MARACANA - La partita è cominciata con quasi mezzora di ritardo per via di violenti scontri prima fra le due tifoserie e poi tra le forze dell'ordine e i tifosi. Con le due squadre schierate in campo, i tifosi brasiliani hanno fischiato l'inno argentino: la situazione ha rischiato di degenerare con il rischio di contatti tre le due fazioni, così diversi spettatori hanno lasciato lo stadio per paura. I capitani delle due nazionali, Marquinhos e Messi sono intervenuti per provare a riportare la calma, senza riuscirsi. Così Messi ha detto all'arbitro Piero Maza: "Noi ce ne andiamo". E ha riportato negli spogliatoi l'Argentina, tornata in campo una decina di minuti dopo. Poi la gara è iniziata regolarmente, non senza tensioni.
LE ALTRE - Due punti dietro Messi si conferma l'Uruguay, che supera di slancio l'ostacolo Bolivia con doppietta di Darwin Nunez. La nazionale di Bielsa vanta il miglior attacco con 13 gol fatti, 5 in più di Brasile e Argentina.
Al terzo posto c'è la Colombia, che vince in Paraguay grazie a un rigore di Rafael Borre.
Successo di misura pure per l'Ecuador, che batte il Cile di Alexis Sanchez (in campo per tutti i 90 minuti) con un gol di Angel Mena.
Infine si chiude in pareggio la sfida tra Venezuela e Perù, ultimo in classifica con 2 punti. Anche in questo caso ci sono stati scontri con le forze dell'ordine, entrati a contatto anche con i calciatori del Venezuela a fine gara.