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PSG: Ibrahimovic diventa sindacalista!
Trascinatore dentro al campo, ma anche leader dello spogliatoio oltre ogni aspettativa. Zlatan Ibrahimovic, autore sino a questo punto della stagione di un'annata fantastica con 45 reti in 44 presenze tra Paris Saint Germain e nazionale svedese, si scopre sempre più riferimento della formazione transalpina, avviata a conquistare il secondo titolo nazionale consecutivo e più che mai in corsa per la vittoria della Champions League. A tal proposito, l'Equipe in edicola oggi svela un gustoso retroscena sul patto stabilito tra squadra e proprietà qatariota in caso di successo nella più prestigiosa competizione europea.
Ibra avrebbe letteralmente vestito i panni del "sindacalista" col presidente Nasser Al-Khelaifi, raggiungendo un accordo che porterebbe nelle sue tasche e in quelle dei propri compagni di squadra la bellezza di un 1 milione di euro a testa come premio in caso di trionfo nella finale di Lisbona del prossimo 24 maggio. Sino ad oggi, il contributo del bomber svedese è stato strepitoso, con 10 gol in 7 gare, secondo nella classifica dei cannonieri solo all'immenso Cristiano Ronaldo. Ma è tutta la squadra ad essere cresciuta a livello di consapevolezza e, dopo aver sfiorato già lo scorso anno la qualificazione alla semifinale contro il Barcellona, la squadra capitolina è la mina vagante più pericolosa nell'urna delle 8 migliori d'Europa che domani a Nyon conosceranno il loro destino.
Ibra avrebbe letteralmente vestito i panni del "sindacalista" col presidente Nasser Al-Khelaifi, raggiungendo un accordo che porterebbe nelle sue tasche e in quelle dei propri compagni di squadra la bellezza di un 1 milione di euro a testa come premio in caso di trionfo nella finale di Lisbona del prossimo 24 maggio. Sino ad oggi, il contributo del bomber svedese è stato strepitoso, con 10 gol in 7 gare, secondo nella classifica dei cannonieri solo all'immenso Cristiano Ronaldo. Ma è tutta la squadra ad essere cresciuta a livello di consapevolezza e, dopo aver sfiorato già lo scorso anno la qualificazione alla semifinale contro il Barcellona, la squadra capitolina è la mina vagante più pericolosa nell'urna delle 8 migliori d'Europa che domani a Nyon conosceranno il loro destino.