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Messi in ombra, numeri horror al Psg: cosa c'è dietro il calo di Leo. Quel segreto confidato a Suarez...
SFUMATO IL SOGNO TRIPLETE - Alte le aspettative, grandi le delusioni. L’ex blaugrana non è al massimo della sua forma fisica, complice anche la positività al Covid diagnosticata durante le vacanze di Natale. Ma gli scarsi risultati si stavano iniziando a vedere già da prima di dicembre. In tanti avevano puntato su grandi risultati del sette volte Pallone d’Oro, anche con il Psg. Ma quest’anno è ormai svanito il sogno di raggiungere un obiettivo come quello del triplete a fine stagione con la nuova squadra.
QUESTIONE DI ABITUDINE - Dopo 20 anni passati nel club catalano, non era difficile immaginare che l’attaccante avrebbe impiegato un po’ di tempo ad ambientarsi in una squadra e – di conseguenza - in una città diversa. Eppure, secondo fonti spagnole, il club di Parigi gli ha fornito tutti i comfort per facilitare la sua integrazione. Un autista per andare ad allenarsi, un altro per la sua famiglia, e un insegnante privato per lui, sua moglie e i bambini per imparare la nuova lingua.
MA CHE FREDDO FA - Ma in Francia, si sa, le temperature sono più fredde rispetto alla penisola iberica. Un dettaglio che non piace all’argentino. E anche Luis Suarez ha confermato questo lato debole del suo grande amico ed ex compagno di squadra: “Mi ha detto che ha sofferto molto giocando al freddo e soprattutto con la neve. Devi abituarti al freddo lì”.
NOSTALGIA CANAGLIA – La verità è che a Messi manca la sua vecchia casa (di lusso), la sua vecchia città, le temperature calde e gli amici di sempre che ha lasciato a migliaia di chilometri di distanza. Tuttavia, il giocatore indosserà la maglia del club francese almeno fino all’estate del 2023, in corrispondenza della fine del suo contratto. E solo allora deciderà se dire o meno addio a Parigi.