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    PSG, Al Khelaifi: 'Il Comune di Parigi non ci vuole al Parco dei Principi e noi siamo stanchi. Qatar? Tanti errori'

    PSG, Al Khelaifi: 'Il Comune di Parigi non ci vuole al Parco dei Principi e noi siamo stanchi. Qatar? Tanti errori'

    Nella lunga intervista rilasciata dal presidente del PSG Nasser Al Khelaifi Marca, il numero uno dei parigini ha risposto anche a una domanda a proposito del futuro del Parco dei Principi: "La nostra opzione è quella di resta, ma non credo che il Comune voglia che restiamo. Ci spingono ad andarcene. Litighiamo con loro da cinque anni. Ogni volta sono le stesse false promesse: oggi, domani, questa elezione, la prossima... Siamo stufi. Abbniamo bisogno di un accordo equo. Amo il Parco dei Principi, è la nostra storia e la rispetto più di ogni altra cosa, e rimanere è sempre stata la nostra prima opzione. Ma non credo che ci vogliano lì. Nello stadio abbiamo investito circa 80 milioni di tasca nostra, ma non è il nostro stadio, chi altri farebbe una cosa del genere? Vogliamo uno stadio come il resto dei club, dobbiamo aumentare le nostre entrate, avere uno stadio migliore per i nostri tifosi e portare più tifosi di quanti ne possiamo accogliere attualmente. Il consiglio comunale pensa che stiamo scherzando, ma non è così e prendiamo molto sul serio le altre opzioni. Stiamo studiando altre alternative perché penso che non siamo più i benvenuti al Parco dei Principi. Stanno giocando con noi e siamo stanchi. Qatar? Non siamo perfetti, abbiamo commesso degli errori, come tutti gli altri, ma siamo cresciuti come nazione e come società più velocemente di qualsiasi altra prima. Quello che mi frustra è che la gente parli del Qatar e non ci sia mai stata, non lo capisco. Devi venire qui per vedere di persona: le persone, la cultura, le strutture, i valori, l'umiltà che abbiamo qui. Tutto il popolo del Qatar è orgoglioso e onorato di accogliere il mondo: aprono le loro case, i loro cuori, è la nostra cultura, è la nostra tradizione. È nel nostro DNA accogliere le persone. È una cultura diversa di quella europea, dove in alcuni posti non è normale invitare qualcuno a casa tua se non lo conosci di persona, ma qui la porta è sempre aperta. Ripeto, non siamo perfetti. Abbiamo commetto degli errori ma siamo brave persone, accogliamo altre persone e teniamo a loro. Ricordate che siamo una piccola nazione, quindi l'amicizia è importante. Penso anche che ci siano stati prima con altri Mondiali e altri grandi eventi, ma il giudizio qui è stato completamente esagerato. In ogni caso, manterremo la nostra buona disposizione e guarderemo al futuro in modo positivo. Non ho nulla a che fare con l'organizzazione del Mondiale, ma come tutti in Qatar oggi, abbiamo la sensazione che la organizzino per il mondo. Tutti i qatarioti stanno cercando di rendere questo torneo un successo. Tifo i miei giocatori del PSG al 100% e, ovviamente, prima la mia nazionale. Penso che ci possano essere sorprese anche al di fuori del Brasile, come l'Argentina che è in ripresa. E abbiamo la Spagna, sicuramente anche il Portogallo, la Francia, squadre forti così come la Germania che forse sarà più forte se passerà il turno. La Spagna è un gruppo di giovani e giocano bene insieme, è un'ottima squadra".
     

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