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Pronti, via: riecco le polemiche. Ma perché?
Saverio La Pietra scrive:
Mesi di voci di mercato, di cessioni clamorose e di Olimpiadi sotto l’ombrellone. Dopo tutto ciò, finalmente il campionato è ripartito.
Quel campionato con le nuove regole per le rose, con il recordman Higuain passato (che affronto) proprio all’odiata Juve, con i due cambi storici ai vertici delle milanesi, con Pogba che decide di lasciare la Juve proprio nell’anno nel quale sembra più competitiva per l’Europa. Insomma, tutto nuovo.
Magari. Tutto come al solito, invece. Pronti, via, e si torna a parlare di moviola. Se nello scorso campionato abbiamo avuto la fortuna di sentire certe teorie e certe lamentele solo a partire da febbraio (memorabile la teoria secondo la quale “Zaza non avrebbe dovuto giocare contro il Napoli, quindi Juve-Napoli doveva finire 0-0”, così come quella per cui “Bonucci avrebbe dovuto essere ammonito col Bologna, e quindi non avrebbe potuto sbloccare il risultato contro l’Inter”… comicità allo stato puro), quest’anno tutto ciò è partito molto prima. Viene quasi il dubbio che questo chiacchiericcio si scateni solo quando la Juve sia in testa alla classifica, ma forse sono io a pensar male in questo caso ... >>>CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE<<<
Luca Borioni risponde:
Quello delle polemiche è un dettaglio tipico del calcio nostrano. Ma che il solito bubbone esploda già alla prima giornata è sconfortante. Senza scendere nei particolari, salta all'occhio il silenzio stampa sistematico deciso dal Napoli per le partite esterne. Così come l'atteggiamento già stressato evidenziato da Sarri nelle prime conferenze. Cose strane. Se questo dovesse far parte di una strategia capace di portare risultati, giù il cappello. Altrimenti, meglio abbassare il cappello sugli occhi, per non vedere. >>>CHE NE PENSI? PARLIAMONE QUI<<<