Antonino Asta ha parlato del suo futuro nell'edizione locale di Tuttosport, ma ha anche detto la sua sul potenziale della Primavera granata da lui allenata: 'Credo sia stata positiva anche questa seconda parte di anno, con la squadra di questa stagione che dopo qualche mese di difficoltà ha saputo risalire la china. Insomma, possiamo dire che il 2011 è stato l'anno in cui tutta Italia è tornata a parlare della Primavera del Toro, e non è poco'.

Il tecnico parla di obiettivi: 'Spero si possa bissare la qualificazione della scorsa stagione, ma sinceramente non lo so ancora. Stiamo crescendo sotto l'aspetto mentale, avevamo bisogno di risultati e autostima per sbloccarci, chiudendo il girone d'andata da grande squadra anche al di là delle aspettative. Penso però che porsi l'obiettivo qualificazione sia ancora prematuro, ma se dopo Viareggio dovessimo essere ancora così lanciati sarebbe anche ingiusto non farlo'.

Infine, Asta non si tira indietro quando gli viene chiesto cosa sarà di lui a giugno 2012, quando scadrà il suo contratto: 'Nel calcio di oggi, anche nel settore giovanile, si vive di contratti corti o cortissimi che non ci possono permettere di programmare a lunghissima scadenza. Questa è la mia terza stagione in Primavera e la settima nel vivaio del Toro, sinceramente penso di avere ancora molto da dare a questa società. Sono qui da una vita, questa è la mia casa: agendo col cuore sarei pronto a restare qui per tutta la carriera. Ma il cuore non ha sempre ragione e a volte bisogna fare scelte dettate da altro, sia che queste mi permettano di restare sia che mi mandino altrove. Detto questo, è sinceramente troppo presto per pensare al futuro, almeno fino al 30 giugno mi dedicherò anima e corpo a questa squadra. Poi si vedrà'.