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    Milan: anche la Primavera è un flop

    Milan: anche la Primavera è un flop

    La prima squadra manda su tutte le furie società e tifosi, la Primavera non fa meglio: il Milan di Cristian Brocchi ha perso ieri il derby contro l'Inter e la classifica non sorride. L'obiettivo del settore giovanile è quello di privilegiare la formazione dei ragazzi ai risultati, ma è chiaro che anche questi siano un dato indicativo del valore del vivaio e il sesto posto della Primavera racconta di un gruppo che arrivato al giro di boa del campionato non ha ancora ingranato. A preoccupare i rossoneri soprattutto il rendimento sottotono dell'attesissima classe '98.

    TROPPA PRESSIONE - Da due anni circa non si fa che parlare del gruppo dei '98 del Milan, indicato come uno dei migliori al mondo per qualità dei singoli e del collettivo. Le grandi aspettative e l'attenzione particolare di media e tifosi hanno alzato di molto la pressione sui ragazzi e questo non ha facilitato l'ottenimento di risultati: favoriti l'anno scorso nel campionato Allievi Nazionali, sono stati fermati al primo turno delle Finali e anche quest'anno non stanno riuscendo a ingranare. Pesa anche il confronto con la Primavera della scorsa stagione: la qualità di questo gruppo è probabilmente più alta, ma l'anno scorso Brocchi poteva contare su personalità di peso in spogliatoio come il capitano Mastalli, Di Molfetta e Calabria. Proprio il carattere è il maggior limite di questa rosa, un problema evidenziato a più riprese dallo stesso tecnico: mancano cinismo e a volte anche umiltà, è necessario lavorare ancora sulla testa dei giocatori nonostante si sia arrivati ormai a metà stagione.

    CRESCITA - Non è però tutto buio, si intravedono primi segnali di crescita ai quali è necessario dare continuità: il risultato del derby è bugiardo, la vittoria dell'Inter non rispecchia quanto visto in campo. Il Milan è stato padrone del campo per la maggior parte dell'incontro e ha sfiorato più volte il gol, è mancato quel guizzo finale che ora i ragazzi devono trovare per fare il salto di qualità. Superati gli iniziali contrasti tra i '98 e i '97, sono proprio gli esperti a trascinare il gruppo: il difensore De Santis e l'attaccante Vassallo su tutti stanno dando l'esempio e a loro sta facendo eco Manuel Locatelli. Il predestinato alla promozione in prima squadra la prossima stagione è l'anello di congiunzione tra i due blocchi generazionali e dalla sua maturazione tattica e caratteriale passano le speranze di svoltare la stagione della Primavera e della società.

    BILANCIO - Al termine del campionato verrà steso un primo bilancio del progetto formativo Modello Milan, basato proprio sul percorso dei '98 e al momento non c'è grande soddisfazione per i risultati ottenuti: al di là di Locatelli (ancora da valutare) non è stato individuato nessun giocatore che possa spiccare il grande salto e la Primavera non è al momento un bacino di rinforzi utile per il Milan. Bisogna ripartire subito, a partire dalla partita di sabato contro il Cagliari capolista: un banco di prova molto difficile, ma andare alla sosta dopo aver battuto l'avversario più ostico potrebbe essere l'iniezione di fiducia di cui questo gruppo ha disperato bisogno.

     

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