Prima il Tottenham, ora l'Inghilterra: Dele Alli sulle orme di Gerrard
Il nome di Bamidele Jermaine "Dele" Alli, centrocampista del Tottenham, non è certo nuovo agli attenti osservatori di calcio europeo. Il gol realizzato ieri contro la Francia, nella spettacolare cornice di Wembley, il primo con la maglia della nazionale inglese, è solo l'ultima perla di un diciannovenne abituato a bruciare le tappe. Nato a Milton Keynes da padre nigeriano, Alli cresce con la passione per il Liverpool, squadra di cui diventa subito tifosissimo per via della presenza in campo di Steven Gerrard, suo idolo e fonte di ispirazione. A undici anni entra nel settore giovanile del Milton Keynes Dons, la squadra della sua città, e compie rapidamente la scalata verso la prima squadra, mostrando fin da subito quelle qualità che sta mostrando ora al grande pubblico: fisico importante, capacità di impostazione e frequenza negli inserimenti offensivi. Un tipo di giocatore che gli inglesi amano definire box-to-box midfielder, un ruolo portato alla perfezione proprio dal suo idolo Steven Gerrard. Quello che stupisce di Alli, oltre alle ovvie qualità, è la personalità e l'apparente facilità e spensieratezza con cui scende in campo: al suo esordio in prima squadra, da sedicenne, in una gara di FA Cup contro il Cambridge City, decise che il suo primo tocco nel calcio professionistico sarebbe stato un colpo di tacco. Consapevolezza dei propri mezzi e irriverenza, tipica dei grandi calciatori. Il doppio salto di categoria di questa estate, dalla League One con il Milton Keynes Dons alla Premier League con una squadra di alta classifica come il Tottenham, non ha lasciato il minimo segno su Alli, che si guadagna subito un posto da titolare in squadra, facendo accomodare in panchina compagni più esperti e più quotati. Pochettino non perde occasione per elogiarlo, l'opinione pubblica stravede per questo giovane centrocampista, spingendo per la sua convocazione con la maglia della nazionale dei Tre Leoni. A settembre arriva l'Under 21, a ottobre arriva la chiamata del ct Hodgson, ieri il primo gol con l'Inghilterra, in una partita che non poteva essere come tutte le altre: tutto molto in fretta per chiunque, ma non per uno abituato a correre.