Premi CM.com. Pastorello: 'Rossi merita un grande club, ci riproveremo'
Fra i dieci candidati alla vittoria finale del PREMIO CALCIOMERCATO.COM, per la sezione agente di calciatori, c'è anche Federico Pastorello, procuratore, fra gli altri, di Giuseppe Rossi. Ai microfoni di Calciomercato.com, Pastorello parla del ruolo dell'agente e del mercato attuale, nel quale il calcio italiano sta mostrando la sua perdità di competitività.
Quali sono le motivazioni che spingono a diventare agente di calciatori?
"Per quanto mi riguarda, io ho iniziato questa attività attraverso la mia famiglia, che mi ha permesso di crescere nel mondo del calcio, visto che mio padre (Giambattista, ndr) è stato dirigente di club per 35 anni. Conoscendo anche l'altra parte del mondo del calcio, le società, ho scelto di fare l'agente perché mi piaceva questa figura, slegata dal vincolo con un solo club".
Oggi è consigliabile diventare agente?
"Oggi ci sono tante persone, anche giovani, che finita l'università entrano in questo mondo, ma non so con quali risultati. Ci sono tante difficoltà. Le categorie inferiori alla Serie A, per fare un esempio, sono a costo, non a guadagno. Chi fa questo mestiere con la Lega Pro non so quali introiti possa avere. Può fare l'agente come secondo lavoro. Il mio consiglio, a chi voglia intraprendere questa professione, è quello di muoversi con estrema prudenza, perché all'inizio le spese possono essere maggiori dei guadagni".
Quale è stato il trasferimento più importante della sua carriera?
"Ne ho fatti vari, ma quello più spettacolare forse è stato il passaggio di Diego Milito dal Saragozza al Genoa".
E quello che sogna di fare?
"Quest'anno, purtroppo, nonostante abbia avuto mandati importanti, tanti non sono andati a buon fine. Sicuramente il caso più emblematico è stato quello di Giuseppe Rossi: credo che meriti un grande club, ci riproveremo l'anno prossimo".
Il calcio italiano quest'anno ha visto le partenze di Pastore al Paris Germain e di Sanchez al Barcellona. Lo scorso anno avevamo perso Balotelli, a breve potrebbe partire anche Sneijder. Il nostro calcio perde competitività a vista d'occhio...
"Siamo di fatto il quarto campionato in Europa, dopo Inghilterra, Spagna e Germania. I motivi sono molteplici, a partire dalle infrastrutture. Gli altri Paesi si sono organizzati meglio, dando ai club asset non solo di natura tecnica, ma anche stadi e centri per gli allenamenti. I club così diventano attraenti anche gli investitori stranieri, arabi e russi soprattutto, che preferiscono investire in Inghilterra piuttosto che in Italia. E la mancanza di competitività dei club italiani sul mercato è conseguenza".
Quale sarà il grande colpo di mercato dell'estate 2011?
"Come sempre, alle fine qualcosa di importante potrà succedere, ma credo che i due affari più importanti, almeno per quanto riguarda le cifre, siano già stati fatti, e sono Sanchez e Pastore. Non vedo all'orizzonte colpi che possano superare questi due. Anche Tevez, se dovesse andare all'Inter, lo farebbe a cifre minori, e lo stesso dicasi per Sneijder, se dovesse lasciare il club nerazzurro".