Fra i dieci candidati alla vittoria finale del PREMIO CALCIOMERCATO.COM, per la sezione giornalisti sportivi, c'è anche Pierluigi Pardo, ex inviato e telecronista di Stream e di Sky e, dall'estate 2010, conduttore, telecronista e inviato di Mediaset Premium. Pardo è noto anche per aver scritto due libri insieme ad Antonio Cassano, uno con José Altafini e uno con Samuel Eto'o.  

 

Nell'ultima stagione Pardo ha realizzato per Mediaset Premium due esclusive davvero importanti: l'intervista ad Antonio Cassano durante il periodo di silenzio, quando Fantantonio era fuori rosa alla Sampdoria, e la prima intervista rilasciata in Italia dal nuovo proprietario della Roma, Thomas DiBenedetto. Ed è proprio dal ricordo di queste due esclusive che inizia la chiacchierata di Pardo con Calciomercato.com.

 

Partiamo dall'intervista a Cassano. Come è nata? 

"Con Cassano c'è un rapporto che va avanti da qualche anno. Gli voglio bene, ma non per questo gli faccio sconti. E il nostro rapporto è bello anche per questo motivo. Ad esempio, prima di Roma-Milan non mi ha voluto svelare la formazione perché, dice lui, 'poi i giornalisti fanno la spia'. Con Antonio c'è un rapporto di grande affetto. In quel momento lui voleva fare pace con la Sampdoria, aveva voglia di riconciliarsi con il presidente Garrone, che poi però decise di venderlo".

 

E con DiBenedetto invece come è andata?

"Questa, a differenza di quella con Cassano, è stata un'intervista lavorata, costruita, decisamente diversa da quella con Antonio". 

 

Che tipo di personaggio è il nuovo patron giallorosso?

"Lui è molto americano, nel senso buono del termine. Molto informale, informale in modo molto americano. Dopo l'intervista, ad esempio, ci siamo intrattenuti, mi ha fatto un'ottima impressione. E' una persona molto aperta, molto informale, potrebbe essere perfetto per Roma. Io sono romano e so come sono fatti i romani: amano la battuta ad effetto, hanno il gusto per la risata, anche grassa".

 

Passiamo al calcio mercato. Quale sarà secondo te il grande colpo dell'estate?

"Sanchez al Barcellona. Quando un club come il Barcellona, il più forte al mondo in questo momento, decide che la priorità sul mercato si chiama Sanchez, Sanchez diventa automaticamente il colpo numero uno del mercato. Poi è chiaro che ci sono diversi livelli: se Sneijder dovesse lasciare l'Inter sarebbe un affare importante, poi c'è Giuseppe Rossi, poi c'è il mercato della nuova Roma che intriga molto, poi ancora c'è il Napoli che sta irrobustendo la rosa. Tanti livelli, insomma, ma il colpo numero uno resta quello che fa il Barcellona".

 

Come vedi il modo di fare mercato a livello giornalistico in questo periodo? Non si esagera un po' con termini come top player o mister x?

"Il mercato ormai si fa 24 ore su 24 ed è una cosa che a me piace tantissimo. Certo, il calcio di una volta aveva fascino, tutti in campo la domenica alle 15, maglie senza nomi e sponsor, ma il mondo è cambiato e anche il calcio è cambiato. Ora i calciatori usano Twitter. Chi, come voi di Calciomercato.com, fa mercato in modo serio su internet, è entrato perfettamente in questo meccanismo, che funziona. Poi è vero che il top player è un ossessione, mister X anche, ma anche questa terminologia è il risultato del modo contemporaneo di fare informazione, e a me piace".

 

Qual è la notizia che ti piacerebbe più dare, anche non di mercato?

"Mi piacerebbe dare la notizia di uno Juventus-Inter giocato serenamente. Quella è una vicenda che deve essere chiarita, una volta per tutte. La rivalità sana mi piace e va bene, ma fra Juve e Inter ora non più così. Mi piacerebbe dare l'idea di un calcio libero dagli schemi e dai fantasmi del passato. Poi c'è anche il progetto Juve che mi intriga, con il nuovo stadio... E la Roma americana....".   

 

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