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    Prandelli vuole restare fino al 2018, Abete nicchia. C'è il Milan sullo sfondo?

    Prandelli vuole restare fino al 2018, Abete nicchia. C'è il Milan sullo sfondo?

    Come riporta il Corriere della Sera, è tutt'altro che sicuro il rinnovo del contratto del ct della Nazionale Cesare Prandelli per proseguire l'avventura azzurra dopo il Mondiale brasiliano. Venerdì prossimo ci sarà l'incontro decisivo col presidente della Figc Giancarlo Abete, il quale ha tutta l'intenzione di proseguire col tecnico di Orzinuovi, ma emergono diversità di vedute sulla durata del nuovo accordo.

    INTESA A META'? - Oltre a maggiori poteri, con una supervisione sulle formazioni giovanili e una gestione totale dei centri federali, Prandelli vorrebbe poter pattuire un nuovo progetto quadriennale, che lo porti a concludere il suo percorso al Mondiale di Russia del 2018, mentre la Federazione vorrebbe firmare solo fino a giugno 2016. Una decisione dettata dal timore di andare incontro a un'esperienza deludente la prossima estate e dalla voglia di Abete di non assumersi la responsabilità per una decisione che andrebbe oltre la scadenza del suo mandato, fissata proprio dopo l'Europeo in Francia tra due anni. L'offerta economica sarà vicina al milione di euro ma, in caso di mancato accordo sulla durata del contratto, il ct chiede l'opzione di potersi liberare nel caso in cui certi accordi non fossero rispettati.
    E IL MILAN? - Torna così a spuntare l'ipotesi del corteggiamento di un grande club, su tutti il Milan, che pensa anche a Prandelli in caso di allontanamento immediato o al termine del campionato di Seedorf. Prandelli ha comunque chiarito di non essere intenzionato a prendere impegni con nessun altro interlocutore fino alla conclusione dell'appuntamento iridato, ragion per cui, in caso di addio alla Nazionale, non è da escludere nemmeno un anno di stop per lui.
     

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