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    Prandelli per CM: 'Nessuno come Jovetic-Icardi e rimpatriamo Giovinco'

    Prandelli per CM: 'Nessuno come Jovetic-Icardi e rimpatriamo Giovinco'

    Nessun ridimensionamento, anche se quella con la Roma è la terza sconfitta in 7 giorni per la Fiorentina. La squadra di Paulo Sousa ha mostrato ancora una volta di saper mantenere il suo modo di stare in campo, a prescindere dall'avversario. Ha creato molto in zona-gol, ha sicuramente denotato una certa approssimatività nella gestione difensiva del calcio d'angolo da cui è nato il 2-0 di Gervinho, ma il problema principale è che le altre squadre hanno iniziato a studiarla e a comprenderla e starà a Paulo Sousa trovare le giuste contromisure. A proposito di Fiorentina, vorrei sottolineare il comportamento civile dei suoi tifosi nei confronti del grande ex Salah. Ancora una volta, i tifosi si sono mostrati molto più maturi di tanti critici prevenuti e hanno dato una bella lezione di ironia e intelligenza, preoccupandosi maggiormente di sostenere la propria squadra.

    La Roma, con una prestazione molto coraggiosa nel corso del primo tempo e più accorta una volta trovatasi in vantaggio, ha confermato la mia impressione delle ultime settimane: per profondità della rosa, per qualità degli interpreti, è la maggiore accreditata alla vittoria di questo campionato. Ha ancora dei problemi di equilibrio difensivi, come si è visto anche nell'ultima uscita di Champions League col Leverkusen, ma questo credo dipenda dalle qualità dei giocatori utilizzati anche nei reparti di difesa e centrocampo, tutti con chiara vocazione offensiva.

    Il Milan è tornato alla vittoria e il gol decisivo di Luiz Adriano ha probabilmente tolto molta pressione dalle spalle del giovanissimo portiere Donnarumma, lanciato titolare a sorpresa da Mihajlovic. Il suo errore in occasione della punizione di Berardi è chiaro, ma l'allenatore del Milan deve aver intravisto in lui una dote ancora più importante delle qualità fisiche e tecniche, ossia la personalità e la capacità di reagire anche di fronte agli errori. Un aspetto fondamentale per qualsiasi giovane calciatore, ancora di più per un ruolo delicato come quello del portiere. Nella mia carriera, mi è capitata una situazione analoga a Verona con Sebastien Frey che, nonostante l'inesperienza e la giovanissima età, mi colpì particolarmente per l'esuberanza e la spiccata personalità mostrare in allenamento.

    Un altro ragazzo di enorme prospettiva che sta facendo parlare di sè in questi giorni è Paulo Dybala. Considerando anche la cifra che la Juventus ha investito su di lui, è certamente uno dei calciatori più importanti della Serie A e sta dimostando di avere qualità per diventare un grandissimo. Numeri alla mano, non comprendo le critiche mosse ad Allegri sul suo impiego, visto che è l'attaccante che ha giocato di più e il tecnico bianconero si trova a dover gestire 6 calciatori per il reparto offensivo davvero di primissimo livello. Mi ricorda, per certi versi, la situazione con cui ho convissuto a Firenze quando arrivò Jovetic. Si trattava di un ragazzo dalle potenzialità immense, che davanti a sè aveva gente come Mutu, Gilardino e Osvaldo, ma seppe imporsi a suon di grandi prestazioni, perchè sono queste a stabilire le gerarchie in campo.

    A proposito di Jovetic, sono convinto che, non appena avrà trovato i giusti sincronismi con Icardi, il modo giusto per far convivere le rispettive caratteristiche, l'Inter avrà a disposizione la migliore coppia-gol dell'intero campionato. E' solo una questione di tempo e sono convinto che Mancini riuscirà a trovare la chiave di volta per farli convivere. Nonostante le molte critiche che gli vengono mosse per il gioco della squadra, continuo a ritenere che Mancini sia il vero punto di forza dell'Inter e che la sua idea di arrivare al vertice attraverso un centrocampo meno tecnico ma molto muscolare sia intrigante.

    In un campionato come il nostro, in cui i giovani, anche nei vivai, faticano ad emergere e a ottenere fiducia a vantaggio dei tanti stranieri che affollano i nostri campionato, mi piace sottolineare l'impresa di Sebastian Giovinco, che ha deciso di "reinventarsi" nella Major League statunitense, di cui è stato capocannoniere. E' un ragazzo di enormi qualità, che ha avuto la sfortuna nel suo periodo alla Juventus di affrontare una concorrenza esagerata per una maglia da titolare. Se decidesse un giorno di tornare in Serie A, sono assolutamente convinto che ci sarebbe la fila di squadre per un giocatore del suo livello. Visto lo stato attuale del calcio italiano, è un bene che i nostri ragazzi si mettano alla prova anche in contesti diversi, andando a giocare all'estero e il suo caso e quello di Pellè è la dimostrazione di come fuori dall'Italia si possa crescere e maturare e continuare ad essere ugualmente delle risorse per la Nazionale, come confermano le convocazioni di Conte.

    Cesare Prandelli

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