Prandelli ct a 360° tra Balotelli, arbitri e Giaccherini
Il ct della Nazionale Italiana, Cesare Prandelli ha dichiarato in un'intervista ai microfoni di Sky Sport24:
Inter e Cesena in testa alla classifica: che effetto le fa questa strana coppia?
"Sinceramente, nessun tipo di effetto, nel senso che l'Inter ha confermato di essere una delle squadre più forti e le neo promosse, se sono organizzate ed hanno entusiasmo, all'inizio del campionato possono creare problemi a tutti".
Si aspettava un Cesena così forte?
"Ogni anno c'è una neo promossa o due che riescono per più tempo a rimanere al vertice della classifica. Tra l'altro, sta giocando molto bene, è una squadra che ha cambiato poco ed è riuscita a mantenere quegli equilibri che l'anno scorso gli ha permesso di salire in Serie A".
Fa un certo effetto anche il confronto Eto'o-Giaccherini.
"Sono due giocatori completamente diversi. Eto'o è una punta affermata, Giaccherini è un ragazzo molto interessante, che ha, non solo entusiasmo, ma anche delle qualità".
Si parla di nazionale per lui?
"Stiamo monitorando molto i giocatori, soprattutto di quella età, per capire se hanno la possibilità e le capacità di iniziare con noi un ciclo. Lui, è uno di questi. Però, non è detto che sarà convocato".
Quale è la cosa che più le è piaciuta in assoluto in queste prime tre giornate di campionato e quella che va dimenticata?
"In assolto, le squadre neo promosse, che riescono ad avere un coraggio che, secondo me, è necessario per disputare un'ottima stagione. Quello che non mi è piaciuto, ovviamente, sono le solite polemiche, i soliti momenti di violenza, anche psicologica".
Verso gli arbitri?
"Assolutamente si".
Come se ne esce?
"Forse, se tutti noi riusciamo, non solo ad abbassare i toni, ma anche a non parlare mai dell'operato dell'arbitro".
Anche le grandi cominciano a lamentarsi, questo, forse, è il brutto segnale?
"Basta seguire le interviste per capire da parte di tutti che si vuole mettere pressione. Questo è scorretto, perché sappiamo benissimo che quando arriva una squadra che la settimana prima aveva subito un torto arbitrale, ci si aspetta sempre qualcosina ed è sbagliato. Ogni partita è una storia e, forse, l'unica soluzione è quella di non parlare dopo la partita dell'operato dell'arbitro".
Gli errori degli arbitri dipendono da questa pressione?
"A livello tecnico, quelli italiani sono i migliori in assoluto, anche a livello di condizione fisica sono degli atleti veri. Però, la pressione condiziona non solo i giocatori,, ma anche e soprattutto gli arbitri".
Ci sono delle grandi, ad esempio il Milan, che faticano: troppi attaccanti?
"Stanno ricercando un'identità ben precisa. Allegri è molto bravo a lavorare sul campo e troverà sicuramente gli equilibri, anche perché con un attacco così, non penso che sia improponibile vederlo in campo. Quindi, secondo me sta lavorando per trovare gli equilibri".
Quale è il problema della Roma?
"Sinceramente non lo so. Penso che solo chi lavora sul campo possa dare delle risposte precise. Per quanto mi riguarda, posso dire che in questo momento molte squadre non hanno ancora trovato la condizione, molte hanno iniziato prima per via dei preliminari. E' difficile dare giudizi da lontano".
Anche la Fiorentina è in difficoltà: è tutto più difficile dopo Prandelli?
"Assolutamente no. Hanno iniziato la stagione come peggio non potevano, nel senso che hanno avuto subito dei problemi importanti, vedi Jovetic, vedi Vargas, che è stato operato e che arriva da qualche problema fisico, lo stesso De Sivestri, Montolivo è partito in ritardo rispetto agli altri. Penso sia solo una condizione fisica".
La Juventus è da scudetto?
"La Juve è una squadra che deve sempre e comunque lottare per lo scudetto. Penso che il lavoro di Del Neri sia quello di trovare un'identità ben precisa e penso ce la possa fare, anche in breve tempo".
La favorita chi è?
"Le favorite, perché secondo me sono tre in assoluto, Juventus, Milan e Inter".
Chi l'ha colpita di più? Ci indica una squadra, un giocatore e un allenatore
"La squadra è sicuramente il Cesena, l'allenatore è Ficcadenti, il giocatore Giaccherini".
Tutto Cesena?
"In queste prime partite, sicuramente".
In Europa le cose non vanno benissimo, l'unica a vincere è stato il Milan: va tutto così male, o è solo un caso?
"No, non va tutto male. Lìinizio è sempre molto difficile, anche noi lo abbiamo fatto, come Fiorentina, nell'esperienza dei preliminari, e devo dire che è molto impegnativa e molto stressante. Poi, c'è subito il campionato e devi fare risultato. Sono convinto che già dai prossimi turni vedremo le squadre con una condizione migliore e, ovviamente, affronteranno le partite in maniera completamente diversa".
Chi è la favorita in Champions League?
"Penso possa ripetersi l'Inter, perché m sembra abbia ancora fame di successo, che abbia ancora voglia di strabiliare, di soffrire, e non è facile quando hai vinto tanto".
Quanto ci vorrà alla nazionale per dimenticare il Sud Africa?
"Dipende dal nostro tipo di atteggiamento, dall'approccio che avremo, dal cercare di coinvolgere ancor di più la gente. Sono convinto che strada facendo possiamo acquisire quella sicurezza che l'Italia deve avere".
Che nazionale vedremo al raduno del 4 ottobre? Ci saranno cambiamenti, vedremo dei nuovi innesti?
"Stiamo seguendo tutti questo giocatori che, secondo me, possono rientrare tra i papabili convocati. Guarderemo anche l'aspetto della condizione fisica".
Ranocchia può essere già pronto per la nazionale maggiore?
"Sicuramente è pronto, ma dovremo parlare con Casiraghi, perché anche l'Under 21 ha un impegno molto importante. Comunque, il giocatore è pronto".
E' preoccupato per le condizioni fisiche di Balotelli?
"No. Ho letto l'intervista di Mancini che ha detto che sta recuperando bene, che fra una ventina di giorni può essere disponibile. Quindi, nessun tipo di preoccupazione".
Resta la nazionale di Balotelli e Cassano?
"Assolutamente si. Penso, e spero, di poter proporre un attacco di quelle dimensioni".
Con o senza Amauri?
"Non entriamo nei nomi, perché diventerebbe difficile, ma l'idea è di proporre tre attaccanti".
E' possibile gestire un club importante come il Real Madriid e contemporaneamente la nazionale del Portogallo, come si era ventilato nei giorni scorsi, a proposito di un doppio incarico per Mourinho?
"Penso sia molto difficile, quasi impossibile".