Prandelli: 'Sousa sta dando qualcosa in più alla Fiorentina'
L'ex tecnico della Fiorentina e della Nazionale,Cesare Prandelli, ha parlato ai microfoni di 30° Minuto su Toscana TV: 'Quando arrivai a Firenze percepii subito un ambiente favorevole dal punto di vista tecnico, nel quale non si poteva assolutamente vendere fumo. Il progetto per i Campini lo facemmo noi, doveva essere pratico e funzionale, perché avere le giovanili e la prima squadra a contatto è importante per trasmettere il proprio valore sportivo'. Prandelli è poi tornato su alcuni episodi tristemente noti della sua esperienza in viola: 'La semifinale di Europa League coi Rangers dimostrò che anche i grandi giocatori come Vieri e Liverani potevano sentire la pressione. Ci credevamo in maniera straordinaria alla finale, nonostante le critiche durante l’anno; purtroppo non siamo riusciti a vincere contro una squadra che si è difesa per 180′. Ovrebo? Il quarto di finale di Champions sarebbe stato un premio a giocatori e società'.
E poi alcuni riferimenti anche ai singoli: 'Jorgensen era un punto di riferimento, Mutu in campo non mi ha mai tradito. Santana era un professionista serio, la credibilità di un allenatore è proporre i giocatori generosi come lui'.
Infine l'allenatore di Orzinuovi si è concentrato sui temi di attualità: 'Questo campionato è anomalo, perché possono sognare in cinque-sei. Sarri lo conoscevano tutti, Sousa al Basilea aveva un’idea di gioco e mi sembra che la sua Fiorentina sia una squadra 'europea'. La partita contro l’Inter andrebbe studiata per l’atteggiamento avuto dai Viola e i tifosi devono essere orgogliosi della squadra perché ha un’identità. La base tecnica di Montella è rimasta, con Borja Valero che va ovunque ma Sousa ha dato quel ualcosa in più che la Fiorentina pensava di non avere: il tema è capire se riuscirà ad avere continuità”.
