In attesa di sciogliere il dubbio sulla partenza del volo del pomeriggio Pisa-Malta (sul percorso e a destinazione c'é molto vento, solo nelle prossime ore ci saranno certezze sulla possibilità di decollare; e poi il il precedente della forte turbolenza e del fulmine che ha colpito in volo il charter azzurro a Ginevra è molto fresco, e nella mente di tutti) il c.t. Cesare Prandelli espone dubbi e incognite legati ad una gara che ribadisce determinante per la qualificazione a Brasile 2014. "Ho ancora un dubbio, tra Giaccherini e Cerci". Non si tratterebbe di cambiare un uomo, ma anche il modulo: 4-3-1-2 o 4-3-3. Perché questa incertezza? "Perché ancora non siamo prontissimi per il 4-3-3; eppoi bisogna capire bene l’atteggiamento tattico di Malta, guarderemo altre immagini delle loro partite. Ribadisco che si tratta di una sfida delicata; diventerà più semplice se noi saremo bravi a trovare spazi"

"Malta è reduce dal pesante 0-6 in Bulgaria "Ogni partita vale per sé. Lì c’erano condizioni di tempo pesanti, vento e neve; poi ci sono stati due errori tecnici clamorosi che hanno condizionato la partita. Noi pensiamo di non trovare spazi, loro sono organizzati come un club, infatti si allenano insieme come in un club ogni settimana. Dovremo giocare a due tocchi; se saremo squadra come loro vinceremo". A Malta ci saranno condizioni metereologiche particolari, un grande vento... Poi, ribadisco, Malta è più organizzata del Brasile: e non è un’offesa per il Brasile. Il loro c.t., Ghedin, lavora tre volte a settimana con i suoi. Se a Malta basta anche l’1-0? Bisogna vedere come lo cerchi, ma ora contano i punti. Mi basterebbe creare come contro il Brasile. Quelle con Malta e Repubblica Ceca, che affronteremo a giugno, sono partite determinanti per la qualificazione a Brasile 2014".

IL FARAONE — "Può giocare sia nel 4-3-3 che nel 4-3-1-2 mantenendo le sue caratteristiche; l’importante che non vada in giro per il campo". Cosa mi aspetto da Balotelli-El Shaarawy? "Hanno grandissimi margini di miglioramento; loro sono solo all’inizio della carriera, mi aspetto una crescita già domani".

BLOCCO JUVE-MILAN — Si va verso un’Italia col doppio blocco Milan-Juventus. "Avere due blocchi di qualità è importante; significa che i giocatori si conoscono bene; talvolta basta uno sguardo tra compagni per trovare la giocata giusta, insomma fai meno fatica". Milan e Juve però interpretano il gioco in modo diverso sul piano tattico "C’è un minimo comun denominatore: la distanza tra i reparti: se la squadra rimane corta riesci a fare sintesi, puoi sviluppare uno stesso pensiero; il problema arriva se la squadra si allunga...allora diventa difficile fare la scelta giusta".