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Prandelli al Galatasaray: tutta la verità
Lunedì sarà il grande giorno di Cesare Prandelli al Galatasaray. L'ex ct azzurro ha detto sì alla proposta del presidente Unal Aysal e si presenterà a Istanbul all'inizio della prossima settimana prima di partire alla volta dell'Austria, dove si svolgerà la preparazione pre-campionato. La stampa italiana ha diffuso quelle che dovrebbero essere le cifre percepite dal tecnico di Orzinuovi (triennale da 4,5 milioni di euro netti all'anno, più bonus di 500.000 euro in caso di vittoria del campionato, altri 500.000 in caso di raggiungimento dei quarti di finale di Champions League e tasse interamente a carico del club) e i maligni hanno iniziato a dubitare della tempistica dell'annuncio del Galatasaray, avanzando il sospetto che Prandelli fosse da tempo in parola con i turchi, già prima del disastroso Mondiale azzurro.
CONTATTI DOPO LE DIMISSIONI - Secondo quanto risulta a Calciomercato.com, le dinamiche che hanno portato alla scelta di Prandelli come successore di Roberto Mancini alla guida del Galatasaray sono molto diverse e non corrispondono nemmeno le cifre avanzate dai media italiani. Innanzitutto, l'ex ct è diventato una priorità per il Gala non appena ha rassegnato le sue dimissioni dopo la sconfitta con l'Uruguay che ha estromesso l'Italia dal Mondiale, non prima. In principio, la squadra giallorossa aveva provato a strappare allo Shakhtar Donetsk Mircea Lucescu, che non ha però ottenuto il via libera del club ucraino per partire, e aveva avviato anche una trattativa con l'ex manager del Manchester United David Moyes. Solo dopo, ma anche in virtù delle relazioni ottime che il presidente Usal ha ottenuto dai suoi collaboratori sul lavoro di Prandelli, è arrivata la luce verde per l'allenatore italiano.
Prandelli approda al Galatasaray in un momento delicato per il club, che dovrà fare mercato in maniera oculata, tenendo ben presenti i paletti economici imposti dal Fair Play finanziario della Uefa e la necessità di presentare in campo dalla prossima stagione una formazione infarcita di giocatori locali (5 potranno essere gli stranieri nella formazione titolare e 3 in panchina). Questo significa che, oltre a dover cedere almeno 4-5 stranieri (attualmente sono 11/12 quelli in rosa ed è partito solo Drogba al momento), non risultano le cifre assolutamente importanti che vengono accostate al nome di Prandelli, tutt'altro che in linea con i nuovi parametri finanziari imposti dalla società.
CONTATTI DOPO LE DIMISSIONI - Secondo quanto risulta a Calciomercato.com, le dinamiche che hanno portato alla scelta di Prandelli come successore di Roberto Mancini alla guida del Galatasaray sono molto diverse e non corrispondono nemmeno le cifre avanzate dai media italiani. Innanzitutto, l'ex ct è diventato una priorità per il Gala non appena ha rassegnato le sue dimissioni dopo la sconfitta con l'Uruguay che ha estromesso l'Italia dal Mondiale, non prima. In principio, la squadra giallorossa aveva provato a strappare allo Shakhtar Donetsk Mircea Lucescu, che non ha però ottenuto il via libera del club ucraino per partire, e aveva avviato anche una trattativa con l'ex manager del Manchester United David Moyes. Solo dopo, ma anche in virtù delle relazioni ottime che il presidente Usal ha ottenuto dai suoi collaboratori sul lavoro di Prandelli, è arrivata la luce verde per l'allenatore italiano.
Prandelli approda al Galatasaray in un momento delicato per il club, che dovrà fare mercato in maniera oculata, tenendo ben presenti i paletti economici imposti dal Fair Play finanziario della Uefa e la necessità di presentare in campo dalla prossima stagione una formazione infarcita di giocatori locali (5 potranno essere gli stranieri nella formazione titolare e 3 in panchina). Questo significa che, oltre a dover cedere almeno 4-5 stranieri (attualmente sono 11/12 quelli in rosa ed è partito solo Drogba al momento), non risultano le cifre assolutamente importanti che vengono accostate al nome di Prandelli, tutt'altro che in linea con i nuovi parametri finanziari imposti dalla società.