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Portanova resta ai domiciliari, respinta la richiesta di revoca dell'avvocato: è accusato di violenza sessuale di gruppo
Rimane ai domiciliari, con l'accusa di aver partecipato a una violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza - in occasione di una festa in un appartamento a Siena lo scorso 30 maggio - il calciatore di proprietà del Genoa Manolo Portanova. I giudici del Riesame hanno ritenuto che la misura cautelare presa dal gip fosse legittima e hanno così respinto la richiesta di revoca del provvedimento inoltrata dal legale del centrocampista, l'avvocato Gabriele Bordoni.
Secondo i giudici del Riesame, gli elementi presentati dalla difesa non sono risultati sufficienti ad alleggerire la posizione a carico di Portanova (oltre a ravvedere il rischio della reiterazione del reato e dell'inquinamento probatorio), così come quella delle altre persone che risultano indagate per il presunto stupro, Alessio Langella e Alessandro Cappiello. Un ragazzo di 17 anni, che sarebbe rimasto più in disparte durante i fatti, è invece indagato a piede libero.
Secondo i giudici del Riesame, gli elementi presentati dalla difesa non sono risultati sufficienti ad alleggerire la posizione a carico di Portanova (oltre a ravvedere il rischio della reiterazione del reato e dell'inquinamento probatorio), così come quella delle altre persone che risultano indagate per il presunto stupro, Alessio Langella e Alessandro Cappiello. Un ragazzo di 17 anni, che sarebbe rimasto più in disparte durante i fatti, è invece indagato a piede libero.