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Pordenone, UFFICIALE: si chiude la collaborazione con Tedino
Il Pordenone Calcio comunica che nella stagione sportiva 2022/23 non sarà prolungata la collaborazione con l’allenatore Bruno Tedino, i collaboratori Carlo Marchetto e Alcide Di Salvatore.
Il presidente Mauro Lovisa e tutto il Club ringraziano tecnico e staff: «Mister Tedino e il suo staff sono subentrati in corsa in una stagione molto difficile. Confidavamo di poter risalire insieme, ma non ci siamo riusciti. Gli errori sono stati commessi da tutti, in primis dalla Società. A Tedino, unitamente ai suoi collaboratori Carlo Marchetto e Alcide Di Salvatore, vanno riconosciuti l’attaccamento ai colori, la valorizzazione dei nostri giovani e grande professionalità, oltre a valori morali importanti. Auguriamo loro le migliori soddisfazioni nel prosieguo delle rispettive carriere».
Mister Bruno Tedino ha inviato un proprio messaggio all’ambiente neroverde: «Ringrazio la Società per aver pensato a me nel momento di difficoltà della prima parte della stagione e per avermi dato quindi l’opportunità di tornare a guidare il Pordenone. Il mancato raggiungimento dell’obiettivo mi rattrista tutt’oggi molto. Nonostante il risultato negativo, però, crediamo di aver giocato sempre a testa alta, anche dopo la certezza del verdetto finale. È innegabile che ci è mancato qualcosa, ma ci sono sempre stati sintonia e unione di intenti con il gruppo di calciatori e lo staff: li ringrazio molto per questo e per l’impegno profuso in ogni secondo di tutti gli allenamenti. In linea con la filosofia della Società nel girone di ritorno siamo scesi in campo con una delle formazioni più giovani della B, tutti ragazzi molto cresciuti e migliorati in questi mesi. Lo certificano, in particolare, la prima assoluta convocazione di Nicolò Cambiaghi in Under 21 e la chiamata di Christian Dalle Mura in Under 20. Auguro il meglio per il futuro prossimo del Pordenone, che seguirò sempre con affetto, e il mio pensiero finale va ai tifosi: nonostante i risultati non positivi sono stati presenti e vicini con partecipazione e calore. Mi sento e mi sentirò sempre uno di loro».