Fiorentina, Pizarro dice basta: via dall'Italia?
Se si fosse trattato del Parma, dell'Udinese o del Bologna, per non parlare del Sassuolo, David Pizarro sabato scorso sarebbe sceso in campo regolarmente. Ma il calendario, maligno, dopo la sfida casalinga contro il Napoli, persa nel maniera che tutti conoscono, e con quel finale di partita che ha portato il regista cileno a rivolgersi al triplice fischio finale verso il settore Maratona, imitando il gesto delle manette, ha messo di fronte la Fiorentina al Milan, e allora meglio andare cauti, e dopo la grazia ricevuta dal giudice sportivo proprio per quei polsi incrociati che hanno ricordato un Jose'Mourinho contro Tagliavento, in un Inter-Samp di tre anni e mezzo fa, meglio parlare di affaticamento ai muscoli posteriori della gamba destra.
Tanto piu' che se Pizarro fosse sceso in campo a San Siro avrebbe incrociato come arbitro quel Mazzoleni con cui ebbe una discussione molto accesa in un Fiorentina – Roma del finale della passata stagione. Se fosse possibile per il numero 7 gigliato ci vorrebbe il processo mentale che Jim Carrey chiede in un primo momento nel film 'Se mi lasci ti cancello', ovvero l'azzeramento nel cervello di quanto accaduto negli ultimi mesi del campionato 2012-2013, perchè Pizarro sembra ancora essere rimasto lì. Con i suoi sospetti e i cattivi pensieri, che lo portano ad essere sicuro che l'anno scorso alla sua Fiorentina è stato fatto lo scherzetto, ovvero che i vertici del calcio hanno impedito a lui ed i suoi compagni di raggiungere il terzo posto, per favorire il Milan, che ha piu' potere, piu' blasone e piu' interessi.
David Pizarro non ha dimenticato Fiorentina – Roma con il mani netto di De Rossi in area, né l'espulsione di Tomovic ad opera di Tagliavento, uno che quando gli hanno detto che il Milan aveva segnato il due a uno a Siena, nell'ultima giornata del passato torneo, si è fermato a centrocampo allo stadio Adriatico, non disputando di fatto gli ultimi 6 minuti di partita con il Pescara. Stufo di raccogliere tante amarezze e quei fischi che adesso sente con distinzione ogni volta che perde una palla sulla trequarti, Pizarro sta pensando di lasciare a fine stagione l'Italia. Uno che ufficialmente aveva detto che ormai il nostro paese era la sua nuova nazione, potrebbero aver già cambiato idea. Del resto un anno fa di questi tempi spergiurava che non sarebbe mai tornato nella nazionale cilena piena di bambini invece che di compagni, e che invece oggi lo vede, salvo infortuni, al centro del gioco del c.t. Sampaoli, che sarebbe ben felice di potersi godere dal vivo in Primera Division uno dei punti di forza della sua Roja.