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Juve, disfatta davanti a Elkann: la lunga notte di Pirlo, Tudor è pronto
NOTTE LUNGA – C'era John Elkann sugli spalti, doveva essere un segnale di fiducia e compattezza, sotto i suoi occhi la Juve si è frantumata in mille pezzi. La notte è lunga e alla Continassa non sarà per nulla serena. “Ogni decisione è sempre stata condivisa da tutti”, ha ribadito Fabio Paratici nel pre-partita. Quindi la scelta di Pirlo, quindi la decisione di non esonerarlo dopo il Porto o il Benevento e poi di continuare sempre a puntare su di lui, tutto ha sempre visto in sintonia Agnelli e Nedved, Paratici e Cherubini. Da loro quattro dovrà arrivare un'ultima disperata scossa, qualunque essa sia. Mancano tre partite più la finale di Coppa Italia, nessuno può far miracoli, ma tra chi sicuramente non è in grado di farne c'è proprio Pirlo. E qualcosa la Juve dovrà pur fare. Pronto all'uso resta Igor Tudor, solo sulla carta e forse nemmeno ci sono altre soluzioni come quelle dei vari fantasmi che aleggiano sempre alla Continassa. La notte è lunga, si dice che porta consiglio. La verità è che la Juve ha sbagliato tutto, ormai è troppo tardi per tutto o quasi. Servirebbe un miracolo per entrare in Champions, serviranno nove punti nella speranza che il Napoli inciampi almeno una volta o che la coppia Atalanta-Milan fallisca due partite su tre. Ma qualcosa bisognerà pur fare per provare a salvare il salvabile, almeno la faccia. E poi la rifondazione, a ogni livello, non potrà più aspettare.