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Juve, le pagelle di CM: Chiellini crolla, Morata e Ronaldo invisibili. Pirlo sbaglia tutto
Juventus-Milan 0-3
Juventus
Szczesny 5,5: tutt'altro che impeccabile nell'uscita che poi porta al gol di Brahim, quando il polacco poi non riesce a recuperare la posizione. Ma tiene in vita la Juve parando il rigore di Kessie, prima di vedere il Milan dilagare.
Cuadrado 5: se è dalla sua parte che Hernandez sfonda sempre, le colpe sono anche sue
De Ligt 5,5: a sportellate con Ibrahimovic, non si lascia intimorire poi però cala a picco come tutti.
Chiellini 4,5: ancora una volta è un suo fallo di mano a costare un rigore che questa volta Szczesny para. E Tomori gli salta sulla testa.
Alex Sandro 6: sullo 0-0 salva un gol già fatto anticipando Ibra sul cross di Theo, per il resto controlla Saelemaekers senza patemi.
McKennie 5: alla costante ricerca di una posizione che forse non trova mai.
Bentancur 4,5: regista, puro regista, non sarà mai. Ma sbaglia anche passaggi elementari (22' st Kulusevski 6: prova subito a entrare nel vivo del gioco, è la Juve che non c'è)
Rabiot 5,5: meno peggio a centrocampo, i suoi strappi potrebbero far male ma restano delle belle intenzioni.
Chiesa 5: la sua assenza si è fatta sentire nelle scorse settimane, ma non è al meglio e si vede. Che errore il fallo regalato al Milan in chiusura di primo tempo da cui nasce il gol di Diaz (34' st Dybala 6: fa lui in dieci minuti più della Juve in tutta la partita).
Morata 4: vince il ballottaggio con Dybala, spreca un'occasione importante.
Ronaldo 4: nuovo giro in cui serviva il miglior Ronaldo, in campo è scesa una controfigura. Ha segnato 27 gol in campionato, provando a pesarli vien fuori che contro le prime quattro della classifica però è andato in rete una sola volta.
All. Pirlo 3: altro flop, perché definire diversamente la prestazione della Juve contro il Milan non sembra possibile. Non solo propone una squadra molle e sempre fuori ritmo, ma di fatto non cambia nulla fino al raddoppio rossonero: come se tutto sommato la squadra non fosse migliorabile. Fuori dalla zona Champions a tre giornate dal termine, continua a non sembrare all'altezza della panchina bianconera e della sua carriera da fuoriclasse.