Pirlo: 'A Dortmund ci sarò, Lotito mi fa scappare la voglia di giocare a calcio'
"A Dortmund ci sarò anch'io". Andrea Pirlo è sicuro di recuperare per il ritorno degli ottavi di finale in Champions League di mercoledì prossimo. Il regista della Juventus si era infortunato all'andata contro il Borussia, procurandosi una "lesione di primo grado del gemello mediale della gamba destra, con una prognosi per il completo recupero di 20 giorni". A oggi ne sono passati 17. La decisione finale spetta ad Allegri, apparso più cauto: "Spero di recuperarlo".
CHE TALENTO - Tuttosport in edicola oggi riporta altre dichiarazioni di Pirlo in un'intervista a Undici: "Ho sempre saputo di essere bravo, più bravo degli altri. L'etichetta di predestinato non mi ha mai dato fastidio, anzi, mi ha responsabilizzato. Sapere di avere talento mi invitava a migliorarmi ogni giorno, senza adagiarmi sui complimenti. E’ la mia vita, è quello che ho sempre voluto fare, è quello che voglio fare. Riempie le mie giornate da vent’anni, e nel bene e nel male mi ha insegnato a stare al mondo. Ho imparato molte cose, ovviamente. La prima è non dimenticare di essere riconoscente. La seconda, è non portare rancore. La fortuna nel calcio non esiste. Puoi essere fortunato per qualche anno, ma alla fine l’inganno si svela. Esiste la realtà. La gente ti vede. Chi sa giocare va avanti, chi è bramino rimane nelle serie inferiori".
MALEDETTA ISTANBUL - "I tifosi? Non mi schiero dalla parte di chi pensa che pagare un biglietto garantisca un lasciapassare per l’insulto. Se mi fischi, ho il diritto di risponderti. Se mi offendi, non escludo di reagire. Il giorno in cui lascerò il calcio è lontano. Ma una volta l’idea del ritiro m’è passata per la mente. Fu dopo la sconfitta del Milan nella finale di Champions con il Liverpool, a Istanbul. Per qualche giorno credetti veramente che fosse finita. Non avevo forze Non mi davo pace né spiegazione".
BORDATA FINALE - "Le frasi di Lotito fanno perdere la voglia di giocare, il calcio deve essere un gioco per tutti e in Serie A deve andare la squadra che più merita. Ascolti certe cose e pensi: meno male che sono arrivato alla fine".