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    Pirlo: 'In Europa nessuno come me. Nazionale? A Conte ho detto che...'

    Pirlo: 'In Europa nessuno come me. Nazionale? A Conte ho detto che...'

    Assente giustificato. Andrea Pirlo, regista del New York FC in MLS, non è stato convocato da Antonio Conte per l'Europeo di Francia. Nessuna sorpresa, dato che l'ex Inter, Milan e Juventus sapeva a cosa andava incontro con la sua scelta di volare negli States. Sempre legato alla Nazionale, il 21 yankee si è raccontato a la Gazzetta Sportiva: "Io credo che ognuno di noi abbia un dovere, ad un certo punto: rendersi conto di quanti ha e di cosa può dare. Dunque se fai una scelta come quella di giocare in America, pensi prima a che cosa vai incontro: se la mia priorità fosse stata l'Europeo, sarei stato un altro anno alla Juve. Nel momento in cui ho deciso di andare a New York, automaticamente le cose fra me e il ct sono state chiare: 'Se ha bisogno di me ci sono, se chiama qualcun'altro lo capisco'. Non vedendomi spesso come gli altri, Conte non poteva conoscere le mie condizioni come quelle degli altri. E ha chiamto gli altri".

    LO SPIRITO DI BERLINO - "Per quello che vedo c'è lo spirito di Berlino in questa squadra. E anche per quello che ascolto con Buffon, De Rossi e gli altri. Ci sentiamo spesso in questi giorni, da tanti piccoli segnali ho una sensazione di grande unità. E che stia nascendo qualcosa di importante".

    VERRATTI COME EREDE? - "Verratti è il più simile a me? Forse. Sarebbe stato una stella di questo Europeo? Sicuro. E di sicuro sarà il prossimo leader dell'Italia: ha tutto per esserlo. In Europa non vedo giocatori che mi assomigliano: per fortuna, vederne uno adesso forse mi dispiacerebbe ancora un po'. 

    ANCORA SULL'EUROPEO - "Era giusto che Conte puntasse su chi aveva fatto le qualificazioni. Mi sarebbe piaciuto, certo che mi sarebbe piaciuto: giocare in Nazionale ti mette adrenalina addosso anche a 60 anni, nessun'altra partita te ne dà una simile. Ma nella mia testa era molto più un 'mi piacerebbe' che un 'sarebbe giusto'".

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