Pirlo alla Juve: ecco perchè il Milan lo rimpiangerà (soprattutto se non sarà arrivato Fabregas)
di Xavier Jacobelli
direttore www.quotidiano.net
Andrea Pirlo compie 32 anni domani. Stasera ha lasciato il Milan dopo dieci stagioni di straordinaria intensità: 401 gare ufficiali, 41 gol, 2 scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 1 mondiale per club, 2 Supercoppe Europee e 1 Supercoppa italiana che si aggiungono al mondiale 2006 con la Nazionale, il titolo europeo con l'Under 21 e il bronzo alle Olimpiadi di Atene. Una carriera splendida, all'altezza della fama di un giocatore che appartiene all'élite del calcio, regista di classe purissima. L'uomo giusto per la nuova Juve di Antonio Conte, terribilmente bisognosa di un ispiratore di gioco dopo questi anni di centrocampo tanto muscolare quanto bolso, privo di idee e ricco soltanto di noia.
Memore di quanto accadde nel 2007, quando confermò con pesantissimi contratti pluriennali alcuni fra i protagonisti del trionfo euromondiale, il Milan che rivince ora cambia il suo organico. Prima Ronaldinho, adesso Pirlo e Seedorf, nel 2012 Gattuso, mentre Mexes e Taiwo sono già arrivati e Fabregas è l'obiettivo più ambizioso. Ecco, se il capitano dell'Arsenal si trasferirà a Milano, allora i neocampioni d'Italia rimpiangeranno meno la partenza di Pirlo. In caso contrario, un asso come il bresciano mancherà terribilmente agli schemi di Allegri. Il quale ha sicuramente calcolato il rischio e dimostra di essere sempre più padrone della situazione.
La rivoluzione milanista è soltanto agli inizi. Qui s'impone elogiare il comportamento di Pirlo, un signore anche al passo d'addio da una squadra che gli ha dato tanto e alla quale ha dato tanto. Le sue parole, di gratitudine e di rispetto verso Via Turati e i suoi tifosi, confermano la statura morale di un campione autentico, destinato ad essere ancora per molto tempo un protagonista del nostro calcio e della Nazionale.