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Pippo Russo: vi piace questa Serie A?
Il quadro d’insieme è quello di un campionato che è stato definito “senza padroni”. Una formula che intende, appunto, il comportamento fin qui deludente delle formazioni annunciate come protagoniste. E ogni volta che la si sente pronunciare rimane un dubbio: ma è cosa buona o cattiva il fatto che questo campionato sia “senza padroni”? Dalle opinioni che man mano vengono espresse non si capisce. Traspare un senso di piacevole sorpresa per questo torneo che almeno nella sua fase iniziale frantuma le gerarchie annunciate, ma poi pare prendere il sopravvento lo scetticismo verso una situazione in cui le squadre indicate come favorite stentano a rispettare il loro ruolo. Sarà mica l’ennesimo segno di sofferenza del nostro calcio?
Per come la vedo io, questo sconvolgimento di valori è una scossa salutare per il nostro calcio. Che dopo lo scudetto vinto dalla Sampdoria nel 1990-91 si è trasformato in un oligopolio sempre più ristretto, e che dopo la breve parentesi della doppietta delle romane a cavallo fra i due secoli (1999-2000 e 2000-01) si è ristretto a un discorso a tre fra Inter, Juventus e Milan. E in questo percorso a perdere pezzi nella corsa alla competitività era rimasta soltanto la Juventus, vincitrice di quattro scudetti consecutivi mentre le milanesi s’inabissavano. Rispetto a una situazione in cui pareva dovesse sparire la competizione, ben venga un campionato che manda tutto in aria e inventa nuove gerarchie. Ma, come detto, questa è un’opinione personale. E d’altra parte comprendo pure il punto di vista di chi crede che la mancanza di squadre guida tolga qualcosa al torneo. Il calcio è per grossa parte tradizione, e vederla ribaltare in questa misura può anche provocare sconcerto. Dato che il tema divide, sarebbe bello sapere cosa ne pensino i lettori di Calciomercato.com. A voi questo campionato senza padroni piace o no? Il dibattito è aperto.
Pippo Russo
@pippoevai