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Pippo Russo: Osvaldo, punta semestrale
Il prossimo trasferimento potrebbe essere un ritorno. Perché secondo la voce diffusa negli ultimi giorni in Portogallo l’attaccante dovrebbe compiere a ritroso il viaggio che in estate l’aveva portato in Europa dal Boca Juniors. Club cui era arrivato a gennaio in prestito dal Southampton, che a sua volta dopo averlo preso dalla Roma lo mandava a giocare presso chiunque volesse prenderselo. Ultime della lista erano state Juventus e Inter, e in particolare il rapporto col club nerazzurro si era chiuso in modo turbolento. Il ritorno in patria era stato salutato come la possibilità di riscattarsi respirando l’aria di casa. E invece anche lì l’esperienza è finita nel giro di sei mesi. Ormai è un centravanti semestrale, il nostro eroe. Nel caso in questione hanno inciso parecchio anche le questioni di vita privata, diventate pubbliche in modo rumoroso.
A agosto scorso sono arrivate in contemporanea la fine dell’avventura al Boca e la rescissione del contratto col Southampton, che non ne poteva più d’averlo in carico. Si è subito presentata l’occasione di andare al Porto, club al quale l’attaccante argentino con passaporto italiano potrebbe approdare da svincolato. E invece, misteriosamente, prima di viaggiare verso la Cidade Invicta l’attaccante passa da Montevideo per fare tappa presso la sede dell’Uaf, la federcalcio uruguayana. Per fare cosa? Per firmare un accordo con l’Atletica Sudamerica, club notoriamente specializzato in bridge transfer (LEGGI QUI). Il Porto non fa una piega. A quel punto per Osvaldo si apre un’eccellente opportunità di carriera. Perché il Porto presenta i pregi di giocare la Champions League e di disputare un campionato nazionale di modesta levatura. Condizioni ideali per un calciatore in cerca di riscatto. E invece l’italo-argentino viene chiamato a giocare poco, nonostante si trovi alle dipendenze di un allenatore (lo spagnolo Julen Lopetegui) che più di una volta è stato accusato di eccedere col turnover. E dunque dopo appena quattro mesi in Portogallo si torna a parlare, per Osvaldo, di trasferimento. Dove? Al Boca Juniors, il club da cui era andato via per sopraggiunta incompatibilità ambientale. Mistero che s’aggiunge a mistero.
Secondo la versione che viene diffusa dalla stampa portoghese, Osvaldo tornerebbe al Boca perché il club argentino s’appresta a cedere al Chelsea l’attaccante Jonathan Calleri. Dunque l’italo-argentino andrebbe a fare il tappabuchi: non il massimo della vita, per l’eterno aspirante fenomeno del pallone. Fra l’altro lo stesso Calleri, messo davanti all’eventualità che l’ex compagno rimetta piede a Buenos Aires, ha già mandato a dire che se torna Osvaldo lui non resta manco morto (LEGGI QUI).
Come è evidente, ovunque vada l’ex nazionale azzurro (è successo anche questo…) trova il modo di farsi voler bene. Di sicuro, per il momento fa ammattire il suo agente Dario Decaud. Questi negli ultimi giorni s’affanna a assicurare che il suo assistito porterà a compimento il contratto, la cui scadenza è a giugno. Ma giusto ieri il sito del quotidiano Record ha pubblicato un dettaglio del contratto di cui fin qui non si era a conoscenza. Nell’accordo siglato col Porto ci sarebbe una clausola che consente all’attaccante di svincolarsi già a gennaio (LEGGI QUI). Il che sarebbe bizzarro: un giocatore che firma per un solo anno con facoltà di andarsene già dopo mezza stagione. Succede questo e altro, quando c’è di mezzo il Porto. Interpellato su questa notizia, Decaud ha declinato ogni commento. C’è un limite alla quantità di faccia che ci si può giocare, e fare l’agente di Osvaldo dovrebbe rientrare nella lista dei lavori usuranti. Non ci resta che aspettare e vedere come finirà. Altro giro, altra giostra, altro semestre.
@pippoevai