Pippo Russo: Inter-Milan, il derby di Nessuno, i tifosi meriterebbero ben altro
Nel caso di Erick Thohir le assenze non sono una novità. Sin dal momento del passaggio di proprietà si sapeva che sarebbe stato un proprietario a distanza, per ragioni legate alle sue attività imprenditoriali. Si tratta di un effetto collaterale della globalizzazione del calcio, nulla per cui formalizzarsi. Semmai, è sul numero di presenze e sulla loro qualità che sarebbe lecito eccepire. Thohir si fa vedere poco a Milano, e sarebbe il caso che si facesse vedere più spesso. Ma soprattutto sarebbe bene che calibrasse un po’ meglio le sue presenze, cercando di non mancare quegli appuntamenti stagionali che per l’Interismo sono cruciali. A partire dai derby, appunto. Che non sono partite come le altre, allo stesso modo in cui uno Javier Zanetti non è un Nicola Ventola. Ecco, pare proprio che dopo quasi due anni in sella all’Inter il magnate indonesiano non abbia ancora imparato a discernere certi valori e le scale di priorità del popolo interista. Inoltre, c’era da aspettarsi un minimo d’entusiasmo al cospetto di una squadra che arriva a questo derby da capolista. Certo è solo l’inizio del campionato, e i risultati sono giunti a fatica contro avversarie abbordabili. Ma ciononostante certi segnali vanno accolti in positivo, specie se si li si mette a paragone con la povertà delle due ultime stagioni nerazzurre. C’è un ambiente che aspetta solo d’essere galvanizzato, ma il suo leader marca l’assenza in occasione del primo grande appuntamento stagionale.
Altre due poltroncine del Meazza s’avviano a rimanere vuote, in occasione del derby. Di sicuro lo sarà quella su cui avrebbe dovuto sedere Silvio Berlusconi, pronto a volare a Mosca dall’amico Vladimir per discutere (pare) di questioni di politica internazionale. Rimane invece ancora incerta la presenza del broker thailandese Bee Taechaubol. Di cui è annunciato l’arrivo a Milano, ma per motivi che non avrebbero a che fare con la chiusura della trattativa per la cessione del 48% del pacchetto azionario milanista. Il passaggio di quote, che ha tenuto banco per tutta l’estate, con l’approssimarsi dell’autunno continua a essere in sospeso. In ogni caso, con la conclusione del mese di settembre dovranno essere dette parole definitive. Pare che mister Bee venga a Milano per festeggiare il compleanno, e che al momento non vi siano altri motivi dietro questa sua nuova incursione italiana. Se mai dovesse accomodarsi in tribuna per il derby, lo farà da semplice spettatore e senza incrociare colui che entro la fine di questo mese dovrebbe diventare il suo socio. E se davvero si materializzasse l’immagine di Bee Taechaubol solo soletto in tribuna al Meazza per il derby, non sarebbe un grande spot per la trattativa. Soprattutto, non sarebbe una bella immagine quella del derby disertato dai proprietari in carica e (forse) da quello che potrebbe subentrare. Sembra il Derby di Nessuno. Milano e le sue tifoserie meriterebbero ben altro.
Pippo Russo
@pippoevai