Pippo Russo: il mancato scambio De Gea-Navas ormai è una soap opera
Dal dramma alla soap opera. Il mancato scambio di portieri fra Real Madrid e Manchester United, che avrebbe dovuto portare David De Gea in Spagna e Keylor Navas in Inghilterra, continua a popolare le cronache e minaccia di non finire qui. Tanto più che col passare dei giorni il tono della vicenda muta verso il grottesco. Come, del resto, grottesca era già stata la conclusione di una storia di mercato giunta fino al limite del tempo consentito per gli scambi. Di un trasferimento di De Gea al Real Madrid si parlava con insistenza almeno da marzo e dunque l’essere giunti in affanno alle ultime ore della sessione estiva di calciomercato è già una prova di cialtroneria. Ma ciò è nulla rispetto a quanto successo dalla mezzanotte del primo settembre in poi, cioè dal momento in cui si è avuta la certezza che la documentazione sui trasferimenti di De Gea e Navas fosse giunta fuori tempo massimo.
A cominciare dalle minuziose versioni dell’accaduto fornite dai due club, ansiosi di scaricarsi reciprocamente addosso la colpa della figuraccia. Ma il meglio (o il peggio) lo si scopre andando a vedere cosa sia successo, da martedì in poi, ai due portieri stoppati quando già avevano preparato il trasloco da un paese all’altro.
DAVID DE GEA – Pensava di vivere soltanto un paio di settimane da separato in casa al Manchester United, e invece si ritrova a esserlo fino a giugno. E deve pure ringraziare che se lo riprendano. I tifosi dei Red Devils non lo vogliono più. E Louis Van Gaal l’ha preso ostentatamente in antipatia. Dopo la prima giornata di campionato l’allenatore ha addirittura tirato al suo portiere un colpo bassissimo. Van Gaal ha dichiarato pubblicamente d’aver chiesto a De Gea se volesse giocare e che questi gli ha risposto no (clicca QUI). Praticamente, l’ha esposto alla pubblica riprovazione. E in realtà pare che le cose non siano andate esattamente come il tecnico olandese le ha raappresentate, stando a quello che dagli ambienti vicini a De Gea è stato fatto filtrare (leggi QUI). Ma a quel punto il portiere non se l’è sentita di smentire in pubblico il proprio allenatore. Sarebbe stata rottura definitiva. Dunque se l’è dovuta ingoiare e agli atti rimane la non smentita. “Tanto sto per andare al Real” si sarà detto.
IL RICATTO DI VAN GAAL - Ma intanto il trasferimento a Madrid non arrivava, tanto da spingere il povero David sull’orlo di una crisi di nervi, pronto a gesti estremi. Come quello di licenziare il suo agente Jorge Mendes, cioè l’uomo di calcio più potente al mondo, qualora il trasferimento non fosse andato in porto. E a questo punto bisognerebbe chiedersi come vada considerato, nei termini della continuità di rapporto con Mendes, un affare che era stato concluso ma è stato stoppato perché fuori tempo massimo. Un problema in più, e adesso nemmeno quello più importante. Perché ora la priorità di De Gea è tornare a giocare. Facile a dirsi, dato che nel frattempo il titolare del ruolo è diventato l’argentino Sergio Romero. Cioè non uno qualsiasi, ma il vice-campione del mondo in carica. Inoltre Van Gaal aveva ampiamente detto di volere Keylor Navas. Ne consegue che, da possibile titolare del Real Madrid, De Gea si ritrovi riserva dell’attuale portiere del Manchester United e del mancato portiere del Manchester United. E come se non bastasse arrivano gli avvertimenti. Van Gaal gli ha mandato a dire che se non firma il rinnovo del contratto può scordarsi di rimettere piede in campo (clicca QUI). E l’altro suo allenatore, il ct della nazionale spagnola Vicente Del Bosque, ha dichiarato martedì che sarà difficile portarlo agli Europei francesi del prossimo giugno se non gioca col suo club (leggi QUI). Dall’estasi madridista alla sfiga perfetta, De Gea si trova al bivio: o firma di malavoglia il rinnovo col Manchester United, o va incontro a un lungo periodo di morte civile che rischia di comprometterne la carriera. Il fu Mattia De Gea.
LA STORIA DI NAVAS – Aveva già passato le visite mediche a Manchester. E per meglio seguire gli ultimi passaggi del trasferimento in Inghilterra ha pure rinunciato alla convocazione della nazionale costaricense in vista delle partite contro Brasile e Uruguay. Era entusiasta per la nuova esperienza professionale e soprattutto per l’ingaggio spuntato coi Red Devils. Doppio rispetto a quello di Madrid. Tutto quanto andato in fumo. Keylor Navas rimane al Real. E lo fa di malavoglia. Il che un tempo sarebbe stato surreale: il portiere della Costarica scocciato perché rimane al Real Madrid, roba da fantascienza. E invece al giorno d’oggi succede non soltanto questo, ma addirittura che il presidente del Real gli chieda scusa e gli offra prontamente l’aumento di stipendio (leggi QUI). È successo ieri presso il centro sportivo del Real, a Valdebebas. Dove, in processione, si sono presentati Navas, il suo agente Ricardo Cabañas e nientepopodimeno che la signora Navas. Che per chi non la conoscesse si chiama Andrea Salas, cioè Miss Hawaiian Tropic nel 2006. Il mondo del calcio la conobbe nell’estate del 2014, quando nel giorno della presentazione di Navas come nuovo acquisto del Real attirò più flash del marito (guarda QUI). Pare che il passato da modella della signora Andrea sia stato sepolto da una successiva crisi mistica (clicca QUI), ma di sicuro alla signora calza benissimo il profilo da Wag. E il fatto che Florentino Perez abbia chiesto scusa anche a lei per il mancato trasferimento del marito aggiunge colore alla vicenda. E adesso mettiamoci comodi in attesa delle prossime puntate, che non mancheranno di sicuro.
@pippoevai
A cominciare dalle minuziose versioni dell’accaduto fornite dai due club, ansiosi di scaricarsi reciprocamente addosso la colpa della figuraccia. Ma il meglio (o il peggio) lo si scopre andando a vedere cosa sia successo, da martedì in poi, ai due portieri stoppati quando già avevano preparato il trasloco da un paese all’altro.
DAVID DE GEA – Pensava di vivere soltanto un paio di settimane da separato in casa al Manchester United, e invece si ritrova a esserlo fino a giugno. E deve pure ringraziare che se lo riprendano. I tifosi dei Red Devils non lo vogliono più. E Louis Van Gaal l’ha preso ostentatamente in antipatia. Dopo la prima giornata di campionato l’allenatore ha addirittura tirato al suo portiere un colpo bassissimo. Van Gaal ha dichiarato pubblicamente d’aver chiesto a De Gea se volesse giocare e che questi gli ha risposto no (clicca QUI). Praticamente, l’ha esposto alla pubblica riprovazione. E in realtà pare che le cose non siano andate esattamente come il tecnico olandese le ha raappresentate, stando a quello che dagli ambienti vicini a De Gea è stato fatto filtrare (leggi QUI). Ma a quel punto il portiere non se l’è sentita di smentire in pubblico il proprio allenatore. Sarebbe stata rottura definitiva. Dunque se l’è dovuta ingoiare e agli atti rimane la non smentita. “Tanto sto per andare al Real” si sarà detto.
IL RICATTO DI VAN GAAL - Ma intanto il trasferimento a Madrid non arrivava, tanto da spingere il povero David sull’orlo di una crisi di nervi, pronto a gesti estremi. Come quello di licenziare il suo agente Jorge Mendes, cioè l’uomo di calcio più potente al mondo, qualora il trasferimento non fosse andato in porto. E a questo punto bisognerebbe chiedersi come vada considerato, nei termini della continuità di rapporto con Mendes, un affare che era stato concluso ma è stato stoppato perché fuori tempo massimo. Un problema in più, e adesso nemmeno quello più importante. Perché ora la priorità di De Gea è tornare a giocare. Facile a dirsi, dato che nel frattempo il titolare del ruolo è diventato l’argentino Sergio Romero. Cioè non uno qualsiasi, ma il vice-campione del mondo in carica. Inoltre Van Gaal aveva ampiamente detto di volere Keylor Navas. Ne consegue che, da possibile titolare del Real Madrid, De Gea si ritrovi riserva dell’attuale portiere del Manchester United e del mancato portiere del Manchester United. E come se non bastasse arrivano gli avvertimenti. Van Gaal gli ha mandato a dire che se non firma il rinnovo del contratto può scordarsi di rimettere piede in campo (clicca QUI). E l’altro suo allenatore, il ct della nazionale spagnola Vicente Del Bosque, ha dichiarato martedì che sarà difficile portarlo agli Europei francesi del prossimo giugno se non gioca col suo club (leggi QUI). Dall’estasi madridista alla sfiga perfetta, De Gea si trova al bivio: o firma di malavoglia il rinnovo col Manchester United, o va incontro a un lungo periodo di morte civile che rischia di comprometterne la carriera. Il fu Mattia De Gea.
LA STORIA DI NAVAS – Aveva già passato le visite mediche a Manchester. E per meglio seguire gli ultimi passaggi del trasferimento in Inghilterra ha pure rinunciato alla convocazione della nazionale costaricense in vista delle partite contro Brasile e Uruguay. Era entusiasta per la nuova esperienza professionale e soprattutto per l’ingaggio spuntato coi Red Devils. Doppio rispetto a quello di Madrid. Tutto quanto andato in fumo. Keylor Navas rimane al Real. E lo fa di malavoglia. Il che un tempo sarebbe stato surreale: il portiere della Costarica scocciato perché rimane al Real Madrid, roba da fantascienza. E invece al giorno d’oggi succede non soltanto questo, ma addirittura che il presidente del Real gli chieda scusa e gli offra prontamente l’aumento di stipendio (leggi QUI). È successo ieri presso il centro sportivo del Real, a Valdebebas. Dove, in processione, si sono presentati Navas, il suo agente Ricardo Cabañas e nientepopodimeno che la signora Navas. Che per chi non la conoscesse si chiama Andrea Salas, cioè Miss Hawaiian Tropic nel 2006. Il mondo del calcio la conobbe nell’estate del 2014, quando nel giorno della presentazione di Navas come nuovo acquisto del Real attirò più flash del marito (guarda QUI). Pare che il passato da modella della signora Andrea sia stato sepolto da una successiva crisi mistica (clicca QUI), ma di sicuro alla signora calza benissimo il profilo da Wag. E il fatto che Florentino Perez abbia chiesto scusa anche a lei per il mancato trasferimento del marito aggiunge colore alla vicenda. E adesso mettiamoci comodi in attesa delle prossime puntate, che non mancheranno di sicuro.
@pippoevai